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giovedì 28 marzo 2024

Giorno della Memoria 2016: Meeting al Mandela Forum e iniziative in tutta la Toscana

25-01-2016
Circa 8.000 giovani provenienti dalle scuole di tutta la Toscana, il prossimo mercoledì 27 gennaio, si ritroveranno al Nelson Mandela Forum di Firenze: l'occasione è data dal Giorno internazionale della Memoria istituito dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 per celebrare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz avvenuta il 27 gennaio 1945.

Questa è la sesta edizione del Meeting promosso ogni due anni dalla Regione Toscana (in alternanza con il Treno della memoria) e in collaborazione con le Province, il Comune di Firenze, l'Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e il Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato: a questa edizione hanno aderito 120 scuole secondarie di secondo grado (7.500 ragazzi), ma saranno presenti anche 100 studenti universitari. Un'altra importante occasione per confermare il proprio impegno contro l'intolleranza, il razzismo, l'odio etnico e il fondamentalismo. "Ascoltare anzitutto - è la raccomandazione fatta ai ragazzi, presentando il Meeting, dal presidente della Regione Enrico Rossi e dalla vicepresidente Monica Barni che ha poi sottolineato - "Ascoltare la memoria di chi ha subito la persecuzione, ascoltare e non rimanere indifferenti, questo dico di fare ai giovani: ieri rispetto alla Shoah ed oggi di fronte alle tragedie che si ripetono nel Mediterraneo, che troppo spesso dimentichiamo". Tema di quest'anno, infatti, è "Voi che vivete sicuri. Accoglienza e respingimenti ieri e oggi" e intreccerà tra loro la deportazione ai tempi del nazismo e il dramma dei profughi in fuga oggi dai loro Paesi: al centro, quindi, il valore della cultura e dell'accoglienza, della dignità umana personale e collettiva, valorizzando anche l'esperienza che la Regione sta realizzando.

Come i precedenti anni, anche questa sesta edizione permetterà ai giovani toscani di conoscere le storie di chi ha vissuto in prima persona la Shoah e la deportazione nei lager nazisti, così da rafforzare in loro stessi il principio di responsabilità individuale e collettiva che in società democratiche comprende anche il dovere dell'accoglienza dei profughi. Sarà Gad Lerner, nel corso della mattinata, a raccogliere le testimonianze di chi ha vissuto esilio, deportazione, Shoah: ascolteremo la voce e le storie di Vera Vigevani Jarach, esule in Argentina a causa delle persecuzioni antiebraiche iniziate con le leggi razziali fasciste, ma anche madre di una desaparecida; Marcello Martini, giovane staffetta partigiana della Resistenza toscana deportato a Mauthausen; Vera Michelin Salomon, antifascista della Resistenza romana e imprigionata nel carcere nazista di Aichach; Antonio Cesari, internato militare in Germania e sopravvissuto alla strage di soldati italiani di Treuenbrietzen, vicino Berlino; Kitty Braun, deportata nei campi di concentramento di Ravensbrück e Bergen- Belsen all'età di 9 anni; le sorelle Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz all'età di 4 e 6 anni, scambiate per gemelle e per questo risparmiate alla camera a gas; infine Piero Terracina, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Nel corso della mattinata si esibiranno anche i giovani cantanti e pianisti dell'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino eseguendo opere musicali messe allora al bando dalla censura, come "L'imperatore di Atlantide" scritta nel 1943 da Viktor Ullmann, considerata una satira di Hitler con quasi tutti i protagonisti che morirono nelle camere a gas.

Con il Meeting al Mandela si rinnova l'attenzione costante della Regione nei confronti di questi temi, dimostrata anche con il Treno della Memoria, la formazione degli insegnanti, il sostegno alla ricerca storica e ai progetti educativi, le iniziative di approfondimento scientifico. Una continuità nel tempo, dal 2002 ad oggi, richiamata anche dal presidente Rossi: "Ogni due anni al meeting accogliamo quasi ottomila giovani. Altri cinquecento salgono negli anni pari sul treno. Vuol dire parlare, nell'arco di sei anni, ad un'intera generazione". Ha poi concluso la vicepresidente Barni: "Con il Giorno della memoria la Toscana educa e sensibilizza i giovani contro l'indifferenza e l'insensibilità. Il meeting e il treno per Auschwitz sono il frutto di un'azione coordinata e continuata dedicata al tema della memoria. E sicuramente la Toscana è in prima fila a livello nazionale nel valorizzare questo tema, in particolare grazie ad un'azione capillare nelle scuole di cui ringrazio gli insegnanti per il loro impegno e i giovani per l'interesse dimostrato".

Per celebrare il giorno della memoria, oltre al Meeting, ci saranno più di 200 eventi in tutta la Toscana che non si svolgeranno solo il 27 gennaio: teatro, film, letture, presentazioni di libri e visite guidate a luoghi della deportazione, più vicini di quanto uno immagini. Si tratta di un programma fitto e realizzato a più mani (Regione e amministrazioni comunali, fondazioni, associazioni, scuole e musei), con numerose iniziative per non dimenticare, per destare emozioni e discussioni, incontrare i testimoni ancora in vita, raccontare ciò che è stato o ciò che altri hanno raccontato, ma anche per imparare a non sottovalutare i segnali di discriminazione, anche quelli apparentemente più lievi. Si parlerà di Shoah e deportazioni di ebrei,  ma anche della persecuzione patita durante il nazismo dagli omosessuali, dei toscani rastrellati per strada e spediti nei lager dopo gli scioperi del marzo 1944, del processo ad Eichmann, il criminale nazista, che fu all'epoca mandato in onda in 37 Paesi diversi, di eccidi di civili inermi a volte dimenticati ed altri noti, dal padule di Fucecchio alla strage di Sant'Anna di Stazzema, dei campi di sterminio 'farsa' allestiti per le ispezioni della Croce Rossa, di bambini di appena nove anni in fuga nei boschi, dei molti, famosi o meno, che aiutarono gli ebrei perseguitati, del passaggio del fronte e della guerra. 

Il programma completo delle iniziative è consultabile sul sito della Regione Toscana: www.regione.toscana.it

di Alessandra Toni