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sabato 20 aprile 2024

Vetrina di Libri: incontro con Robert Gjerdingen al Conservatorio Cherubini

10-06-2017

Sabato 10 giugno 2017, alle ore 11.00, la Sala del Buonumore del Conservatorio “Cherubini” (P.zza delle Belle Arti, 2) ospita Robert Gjerdingen per l'ultimo appuntamento della rassegna "Vetrina di Libri 2016-2017", a cura di Anna Menichetti, con interventi musicali di docenti e studenti del Conservatorio a cura di Donata Bertoldi.

Robert Gjerdingen, autore di "La musica nello stile galante", è docente di Teoria musicale alla Northwestern University negli Stati Uniti. Autore di numerosi saggi e ricerche, precedentemente al presente volume, ha pubblicato numerosi articoli, compreso “A Classic Turn of Phrase: Music and the Psychology of Convention”. Ha tradotto e curato l'edizione inglese delle “Untersuchungen über die Entstehung der harmonischen Tonalität”, di Carl Dahlhaus. Dottore di ricerca presso la Pennsylvania University, si occupa in particolare di teoria e percezione musicale nel Settecento; con il presente volume ha vinto il premio Wallace Berry Award della Society for Music Theory. Inoltre è vice presidente della Music Taxonomy presso MoodLogic, Inc., nella Silicon Valley.
Giorgio Sanguinetti è professore associato di teoria e analisi della musica all'Università di Roma -Tor Vergata. Ha scritto numerosi saggi e articoli sulla teoria della composizione in Italia dal Settecento al primo Novecento, sull'analisi schenkeriana, sui rapporti tra analisi e interpretazione, sulla forma, e sull'analisi dell'opera. Negli ultimi anni si è occupato della teoria degli schemi e, in particolare, della tradizione napoletana del partimento.
È organizzatore dei seminari annuali del GATM (in collaborazione con l'Accademia Nazionale di S. Cecilia ed è stato presidente del comitato organizzatore del settimo convegno europeo di analisi musicale EuroMAC VII (Roma, settembre-ottobre 2011). La Oxford University Press ha pubblicato il suo ultimo libro: The Art of Partimento. History, Theory and Practice (New York , 2012).

Gli “schemi”, come li definisce Gjerdingen, di costruzione musicale rappresentano l’artigianato più puro della pratica compositiva. Tramandati per via orale, didattica e d’apprendimento, costituiscono un blocco interessantissimo di valutazione nell’analisi di lavori sviluppatisi nei secoli. Lo “stile galante” è ricchissimo di tale materiale, per così dire, precostituito, che offre un sistema di lettura e un panorama affascinante di come gli autori procedevano nella composizione, o meglio nell’arte di quel meccanismo definito cum ponere. L’osservazione dell’autore, nel presente testo, riguarda in particolare gli “schemi galanti”: materia di riflessione e di ricerca che si espande oltre il Settecento stesso e raggiunge la metà del secolo successivo fino a Chopin.

Seguirà un concerto a cura della classe di chitarra del Prof. Francesco Cuoghi e della classe di pianoforte della prof.ssa Maria Teresa Carunchio.

Programma

Mauro Giuliani (1781-1829)
Variazioni su un tema di Haendel op. 107 ( da The Harmonious Blacksmith Suite in mi maggiore HWV 430)

Roberto Gallicchio, chitarra

Domenico Scarlatti (1685-1757)
Sonata K 18, in re minore
Sonata K 30,in sol minore ("Fuga del gatto")

Lorenzo Mascilli Migliorini, pianoforte.