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venerdì 19 aprile 2024

Cappella Brancacci: apertura straordinaria e gratuita per la nuova Piazza del Carmine

16-06-2018

Sabato 16 giugno in occasione dell’inaugurazione della ‘nuova’ piazza del Carmine, una festa per tutta la città con la Cappella Brancacci gratuita e musica col Maggio musicale fiorentino.

La cappella, dove sono visibili i meravigliosi affreschi di Masaccio e Masolino, sarà straordinariamente aperta dalle ore 17.00 alle 23.00, con ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria).

Nel 1268 un gruppo di frati giunti da Pisa fonda a Firenze la chiesa della beata Vergine del Carmelo. I lavori di costruzione vengono portati avanti con il contributo del Comune e delle più facoltose famiglie fiorentine e si protraggono anche oltre la data della consacrazione (1422), terminando soltanto nel 1475. La facciata della chiesa resta incompiuta; ancora oggi si presenta con un grezzo paramento in pietrame e laterizio.

Intanto, grazie alla progressiva acquisizione di terreni circostanti, il complesso comincia ad espandersi con la costruzione degli ambienti conventuali; a partire dal tardo Duecento sorgono il primo chiostro, il dormitorio, il refettorio, la sala capitolare, l'infermeria. Fra il Tre e il Quattrocento si moltiplicano gli interventi di decorazione dei nuovi locali, come attestano gli affreschi ancora presenti o staccati. Cresce nel frattempo l’importanza del convento, presso i cui ambienti si insediano varie compagnie laicali. Nel XIV secolo esso diventa Studium Generale, ovvero Università con facoltà di conferire i gradi accademici, e dà l'abito a Sant'Andrea Corsini (1301-1374).

L'assetto della chiesa viene alterato già nel Cinquecento quando, analogamente ad altre chiese fiorentine, anche questa subisce consistenti lavori di adeguamento ai precetti dettati dal Concilio di Trento. Per volontà del Duca Cosimo I, infatti, l'architetto Giorgio Vasari rimuove il tramezzo, colloca il coro nel presbiterio e rinnova completamente gli altari. Intensi lavori di ammodernamento interessano successivamente anche gli ambienti conventuali: fra il 1597 e il 1612 viene ristrutturato il primo chiostro, che comporta la perdita del celebre affresco della Sagra di Masaccio; poi vengono costruiti il secondo refettorio, detto Sala Vanni dall'autore dell'affresco che lo decora (ca. 1645), e la nuova biblioteca.

Un terribile incendio scoppiato nel 1771 provoca la distruzione degli interni della chiesa e la perdita di larga parte dei suoi arredi. Ne sono risparmiate l'antica Sagrestia (decorata da affreschi dell'inizio del Quattrocento), la Cappella Brancacci e la Cappella Corsini (1675-1683), raro e pregevole esempio di barocco romano a Firenze. Entro pochi anni la chiesa viene completamente rinnovata in stile tardo-barocco dall'architetto Giuseppe Ruggieri, affiancato dai pittori Giuseppe Romei e Domenico Stagi, assumendo l'aspetto che la caratterizza ancora oggi.

La giornata

Alle 18.30 ci sarà l’inaugurazione dell’opera dell’artista sedicente Moradi ‘Leone’, collocata tra i nuovi alberi della piazza.

Dalle 20 alle 22.30 sulla facciata della chiesa ci saranno delle proiezioni delle opere del Masaccio.
Anche il Maggio musicale fiorentino parteciperà all’inaugurazione: alle 20.30 sono previsti concerti di gruppi cameristici del Coro e dell’orchestra del Maggio e coro di voci bianche.

Per info e prenotazioni:
tel 055 2768224/055 2768558 – da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 14.00 -17.00, domenica e festivi 9.30-12.30
mail info@muse.comune.fi.it).