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martedì 16 aprile 2024

Riapertura al pubblico del Museo del Calcio di Firenze: coppe, primi palloni e Hall of Fame

03-05-2021
Il Museo del Calcio di Firenze (Viale Aldo Palazzeschi, 20), che custodisce la storia della Nazionale, all'interno del Centro Tecnico Federale, ha riaperto al pubblico. Sabato 1° maggio 2021 alle 10, i primi a varcare la soglia di ingresso sono stati una mamma, un papà e il loro bambino. Nel corso della giornata, numerosi visitatori hanno fatto tappa al Museo. Al termine della prima giornata di riapertura restano le immagini degli occhi attenti dei bambini che hanno seguito il racconto dei nonni, davanti alle maglie degli Azzurri. Ci sono maglie, cimeli, medaglie ed altri oggetti che parlano della storia del calcio, intrecciandosi come fili, a quella del nostro Paese.

Nuovi percorsi espositivi, nuove sale e nuove sezioni hanno accolto il pubblico. Tra gli oggetti più ammirati, oltre alle maglie delle vittorie mondiali, la pipa di Sandro Pertini e quella di Enzo Bearzot, la coppe, i primi palloni e l'area della Hall of Fame.

Nella prima sala sono esposti i cimeli riguardanti le vittorie dell’Italia nel Campionato del Mondo 1934, nel Campionato del Mondo 1938 e alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Da segnalare, in questa sala, la maglia con cui Silvio Piola ha esordito in Nazionale il 24 marzo 1935 contro l’Austria e sulla quale la madre dell’attaccante azzurro ha cucito una dedica al figlio. Sempre in questa sala è presente la maglia nera indossata da Amedeo Biavati il 12 giugno 1938 in occasione della gara dei quarti di finale dei Mondiali contro la Francia.

Il percorso prosegue con la seconda sala dove troviamo le teche dedicate al Mondiale 2006, agli Europei 2012, alla Nazionale femminile, alla Nazionale di calcio a cinque e alla Nazionale Universitaria. Nella teca del 2006 si trova tutto ciò che il capitano Fabio Cannavaro ha indossato durante la finale di Berlino contro la Francia: dai parastinchi alla fascia di capitano, oltre agli scarpini e alla divisa. Sempre in questa sala troviamo un omaggio alla tragedia di Superga, il terribile incidente aereo avvenuto nel 1949 dove persero la vita tutti i giocatori del grande Torino. Segue poi una ricca collezione di scarpini e palloni di tutte le epoche, grazie ai quali è possibile vedere come sono cambiati i materiali del calcio nel corso del tempo.

Al primo piano la terza sala che è dedicata ai trionfi dell’Italia nel Campionato d'Europa del 1968 e nel Campionato del Mondo del 1982. Le maglie di Rivera e Facchetti, gli scarpini di Castano e Anastasi e tanti altri cimeli che consentono di rivivere quello che fino ad ora è stato l’unico successo continentale degli Azzurri. Il mondiale di Spagna dell’82 è celebrato con le maglie dei protagonisti di quello storico successo e oggetti unici come le pipe del Commissario Tecnico Bearzot e dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

La quarta sala è quella delle vittorie sfiorate, i Campionati del Mondo di Messico 1970, Argentina 1978, Italia 1990, USA 1994, e gli Europei del 2000 di Belgio e Paesi Bassi nei quali l’Italia è andata vicina al successo.

Il percorso si chiude con la quinta sala dove sono conservati i cimeli dei campioni che sono entrati a far parte della Hall of Fame del calcio italiano.

Entrare al Museo del Calcio significa anche poter visitare l’area dei campi del Centro Tecnico FIGC di Coverciano dove si allena la Nazionale maggiore.

Uno spazio speciale è stato dedicato anche al ricordo del Grande Torino con una sezione che raccoglie oggetti legati alla sua storia e a quella della Nazionale. Al termine del tour, non si scordano le parole di un piccolo visitatore: "Quanto è bella la storia del calcio."

A Maggio, il Museo del Calcio sarà aperto dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 18.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: 055 600526 - info@museodelcalcio.it - - https://www.figc.it/it/museo-del-calcio 

C.B.