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giovedì 25 aprile 2024

''Firenze in guerra 1940-1944'' in mostra a Palazzo Medici Riccardi e Palazzo Pitti

20-10-2014
"La mostra Firenze in guerra è forse una delle iniziative più importanti che si sono realizzate per la ricorrenza della liberazione di Firenze. L'esperienza del fascismo e della guerra è stato un passaggio cruciale nella storia della città".
Questo è quanto affermato dal presidente dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, il Professor Simone Neri Serneri.
Nel settantesimo anniversario della liberazione, l'ISRT presenta la grande mostra "Firenze in guerra 1940-1944", da giovedì 23 ottobre 2014, giorno in cui si terrà l'inaugurazione alle ore 17.00 (Palazzo Medici Riccardi) fino al 6 gennaio 2015. Il percorso espositivo è articolato fra Palazzo Medici Riccardi e il Rondò di Bacco, a Palazzo Pitti. La mostra è curata da Valeria Galimi e Francesca Cavarocchi.
I visitatori si troveranno di fronte a immagini inedite, documenti, registrazioni audio, filmati che intrecciano storie individuali ed esperienze collettive. L'allestimento, ideato dagli architetti Giacomo Pirazzoli eFrancesco Collotti, include numerose fotografie inedite provenienti dall'Archivio Foto Locchi.
Valeria Galimi dice di essersi sentita onorata per aver lavorato a una mostra che è "un passaggio di generazione, un passaggio di testimone".
Galimi sostiene: " i fiorentini sono al centro della nostra tradizione. Abbiamo scelto di mettere la città al centro, e c'è stata una volontà di ragionare insieme, sotto molti punti di vista. Siamo partiti dagli anni '30, quelli del regime fascista, dove il fatto centrale è la visita a Firenze di Hitler e Mussolini. Le foto mostrano come la città ha vissuto l'evento".
Francesca Cavarocchi, invece, spiega qual è stato il processo di selezione dei materiali.
"Ci siamo trovati di fronte a delle scelte da fare. La prima è stata quella di privilegiare la dimensione dei singoli vissuti, la sfera emozionale, che ha una sezione apposita. Nell'esposizione sono citati alcuni grandi nomi (come quello di Calamandrei) che però non stanno al centro. Il ruolo principale è rivestito dalle esperienze individuali di soldati, deportati, osservatori. Sono stati combinati insieme materiali diversi, tra i quali carte archivistiche e volantini".
Cavarocchi illustra anche il contenuto del Rondò di Bacco. Saranno disponibili un film sonoro e la serie completa delle fotografie inedite scattate dall'architetto Nello Baroni, uno dei 5.000 rifugiati a Palazzo Pitti durante i "giorni dell'emergenza" a Firenze. Le foto fanno da contraltare a un diario meticoloso in cui Baroni ha annotato la cronaca di quelle vicende.
L'architetto Giacomo Pirazzoli è intervenuto mettendo in evidenza che "l'allestimento di fotografie è corredato da frasi e descrizioni dei gesti dei personaggi".
"Firenze in guerra" è inoltre un'occasione in cui viene attivato il progetto Memory Sharing, portato avanti dai registi Filippo Macelloni e Lorenzo Gazzella con l'Associazione "Acquario della memoria". Lo scopo è quello di raccogliere documenti, foto, ricordi, testimonianze personali sugli anni della guerra a Firenze, immettendoli in rete per la condivisione con le prossime generazioni.
Per maggiori informazioni consultare il sito: www.firenzeinguerra.com

Giada Barbera