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giovedì 28 marzo 2024

''Il Sale della Terra'' di Wenders ripercorre le storie dei popoli di Salgado

23-10-2014
Grande affluenza di spettatori, al cinema "Il portico" di Firenze, per l'anteprima in Italia del nuovo film-documentario "Il Sale della Terra" di Wim Wenders, sulla vita del fotografo brasiliano Sebastião Salgado.
Il film, con l'ausilio delle riprese sul campo del co-regista Juliano Ribeiro Salgado (figlio), racconta i viaggi del protagonista offrendo molteplici chiavi di lettura sociale allo spettatore.
"Fotografare è scrivere con la luce", la frase iniziale del film rappresenta pienamente sia il mezzo che il fine dell'opera, capace di affascinare e far riflettere il pubblico con la forza espressiva delle immagini.
Terminati gli studi in economia, Salgado si avvia ad una carriera lavorativa nel settore che lo porta a trasferirsi dal Brasile a Parigi. L'esperienza non dura molto e ben presto si appassiona al mondo della fotografia, sviluppando da subito uno stile fotografico personale che gli permette di comprendere e divulgare le vicende sociali che hanno contraddistinto l'essere umano, da lui definito: "l'essere più terribile della storia".
Il film descrive la passione e l'interesse di quest'ultimo per l'umanità tramite il montaggio temporale delle fotografie e il commento fuori campo di Wenders, oltre che dello stesso Salgado. Sarà proprio questo a spingerlo verso numerosi e affascinanti viaggi.
Le toccanti raccolte che si susseguono sono: "Other Americas" (1988), spaccato sulla vita dei contadini in America Latina, "Workers" (1993), sui lavori manuali che hanno permesso lo sviluppo della società moderna, "Terra" (1997), il reportage su angoli remoti del nostro pianeta e sugli animali che lo abitano ed "Exodus" (2000), profonda e lacerante storia di popoli costretti a migrare dalle loro terre in seguito a guerre e carestie.
Un documentario intriso di immenso valore artistico ed emotivo che, spinge il pubblico ad interrogarsi sul corso degli eventi e sulla storia dell'umanità.

Davide Del Deo