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sabato 20 aprile 2024

Bitcoin: una possibilità per il turismo del futuro?

04-12-2014
Creata nel 2009 dall'anonimo conosciuto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, il Bitcoin è una moneta elettronica che, a differenza delle valute tradizionali, non fa uso di un ente o di una banca centrale. Il protocollo prevede il possesso ed il trasferimento anonimo della moneta che viene salvata sul proprio personal computer attraverso un portafoglio online.
Il numero massimo di bitcoin in circolazione, come stabilito nella White Paper di Nakamoto, è di 21 milioni ed ogni bitcoin può arrivare ad essere frazionato fino ad 8 cifre decimali (contro le due delle monete odierne) rendendolo così impermeabile ad una possibile inflazione.
A 5 anni dalla loro ascesa nel mercato monetario, i bitcoin per comodità, trasparenza e anonimato delle transazioni si stanno ritagliando sempre più spazio nello scenario internazionale e a questo proposito, l'idea promossa durante il BTO di Firenze da Stefano Pepe, fondatore di bitquota.com, è stata quella di aprire le porte, delle strutture ricettive del nostro territorio, al pagamento in bitcoin; cosa che avviene già in altri paesi e permetterebbe ad hotel e simili di incrementare il loro bacino di utenza. Naturalmente tutto ciò si scontra con la mancanza di normative che regolano questo nuovo sistema ma, come ha spiegato lo stesso Pepe: "chi riceve bitcoin non è obbligato a trattenerli ma può usufruire di banche online che instantaneamente li convertono in monete ufficiali".
Certamente il bitcoin rappresenta un nuovo modo di concepire il denaro che, se riuscirà a far sparire quell'alone negativo che oggi lo circonda, per via dell'anonimato delle transazioni, potrebbe ben presto competere con le monete cosiddette "tradizionali".

Davide Del Deo