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mercoledì 24 aprile 2024

La speranze e il coraggio di Lucia Annibali in scena al Teatrodante

13-04-2015
La cronaca quotidianamente porta alla ribalta casi di violenza, ex compagni gelosi, mariti, sconosciuti e donne che non riescono ad accettare la fine di una storia, di una possessione e sono pronti a tutto anche a uccidere o picchiare. Alla base non vi è l'Amore ma un sentimento malato che li porta a decidere arbitrariamente della vita di un'altra persona, del suo futuro. Storie che se abbiamo fortuna “possono essere raccontate” dalle stesse vittime, volti e cuori che devo ritrovare la propria strada, ripartire da zero e cercare in se stessi la forza per andare avanti.
Un compito difficile quello di non accettare, cambiare e modificare una situazione che infondo permea l'esistenza di tutti noi; ogni decisione, grande o piccola porta con sé un conflitto con gli altri ma anche con noi stessi e per prenderla occorre coraggio, quella forza utile per rinascere, come ci ha insegnato venerdì 10 Aprile dal palco del Teatrodante Carlo Monni a Campi Bisenzio, Lucia Annibali. La giovane donna, che il 16 aprile del 2013 è stata sfregiata con dell'acido da due sicari mandati dall'ex fidanzato, si è presentata al pubblico attraverso le parole del suo libro “Io ci sono - La mia storia di non amore”, lette da Caterina Carpinella e le domande di Emiliano Fossi e di Andrea Bruno Savelli. Un incontro che è partito dal passato per poi spostarsi sul futuro, su quel domani che faticosamente si è conquistata e che la vedrà protagonista assoluta con nuove scelte, progetti e amori.
Diciamo che nella mia prima vita sono stata incapace di portare avanti i miei sogni... La prima parte finisce quella sera ecco perché tra qualche giorno compierò due anni. Da grande, perché ora ho due anni, non so cosa vorrò fare ma ho molti desideri. Per il momento scelgo di vivere la vita che credo mi porterà sulla giusta strada” ha detto Lucia.
La donna ha voltato pagina, guarda a quell'evento come un gioco voluto dal destino per farle capire che probabilmente non era quella la sua casa, il suo lavoro, la sua vita. Così ha trovato in se stessa la forza di rinascere e ricominciare ponendo in prima linea non gli altri ma se stessa, non le grandi emozioni ma la quotidianità di cui ora apprezza ogni sfumatura aspettando che gli regali nuovi sorrisi e magari, parafrasando il titolo del libro, Un Storia d'Amore, una persona che possa migliorare la sua esistenza.
Luci hai vinto, mi ripetevo, non resterai cieca! E' così che sono rinata più determinata, più coraggiosa e più bella, si più bella, nella mia dignità. Il mio nuovo volto è il risultato di un progetto che mi sono sudata pezzo dopo pezzo, grazie alle persone che mi vogliono bene”.
Una storia forte la sua che lì su quel palco ha dato a tutti la voglia di guardare al futuro; le sue parole hanno regalato speranza ma anche quella forza di dire: cela posso fare! Una donna che, dopo tutto quello che le è successo, è riuscita a riappropriarsi del proprio corpo e della propria mente, è un modello per tutti, soprattutto per chi si trova ad affrontare un momento difficile.

Per avere maggiori informazioni: www.teatrodante.it 

Martina Viviani