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venerdì 19 aprile 2024

Color Run Firenze: un arcobaleno di sorrisi al Parco delle Cascine

25-05-2015
"A volte le parole non bastano e allora servono i colori. E le forme. E le note. E le emozioni".
Perché iniziare questo piccolo racconto con una citazione di Alessandro Baricco?
Perché rispecchia perfettamente ciò che ho vissuto lo scorso sabato, quando il Parco delle Cascine si è lasciato invadere da colori e divertimento, da musica e sorrisi capaci di trasformare una cupa giornata fiorentina di fine maggio in un avvolgente arcobaleno. Un arcobaleno di nome Color Run che ha reso reali quelle stesse parole di Baricco: colori, forme, note, emozioni hanno riempito ogni angolo del parco, lasciando fuori tutti quei pensieri che rendono più grigia la nostra quotidianità.
Per un giorno, almeno per un giorno, tutte le nostre vite hanno preso un po' più di colore.

Per chi non lo sapesse, cos'è la Color Run? È una corsa di 5 km dove vieni cosparso di viola, blu, giallo, verde dalla testa ai piedi. Una corsa che non prevede alcun podio dopo il traguardo, dove non esistono coppe o medaglie da vincere, perché l'unico obiettivo è divertirsi e lasciarsi contagiare dalla positività. E a pensarci bene, non è un premio ambito di questi tempi?

La giornata è iniziata con un cielo assai poco promettente e "colorato" e una temperatura che sembrava riportarci indietro all'autunno, ma i 20.000 Color Runners non si sono certo lasciati scoraggiare da qualche nuvola o goccia di pioggia.
Tutti verso le Cascine: chi in auto, dove nel giro di poche ore i sedili sarebbero stati coperti da teli mare o sacchetti del supermercato per evitare di macchiarli, chi con treni o tranvie, tra gli sguardi curiosi dei passeggeri attirati da parrucche colorate, tutù rosa e tatuaggi con scritto "Happy" sulla fronte.
Mentre ci avviciniamo alle Cascine, l'atmosfera cambia: niente più ombrelli, niente più espressioni accigliate, ma ragazze e ragazzi che camminano ballando e ridendo sotto le loro folte parrucche, famiglie con bambini che non vedono l'ora di giocare con i colori, persone mascherate come se stessero andando ad una festa di Carnevale fuori stagione.
Ancora pochi metri ed eccoci arrivati al Parco, dove un'ondata di positività ci sorprende. E noi non possiamo far altro che lasciarci travolgere.

Questa è la Color Run: una giornata di sana, sanissima follia, dove l'unico "sballo" è gettare troppo colore addosso ai propri amici. Una giornata in cui non ti sorprenderesti di camminare insieme ad un paio di capre con pastore al seguito (cosa successa realmente) o di veder correre ragazzi travestiti da donna, da cavallo o con un materassino sotto il braccio per scongiurare la pioggia. Una giornata in cui l'aspetto della corsa è il meno rilevante, perché ciò che conta è divertirsi lungo il percorso e, appena tagliato il traguardo, andare a ballare sotto il palco, sotto nuove esplosioni di colore e musica.
E chi se ne importa se il cielo è tornato ad incupirsi, se senti qualche goccia di pioggia cadere sulla testa ormai diventata verde, se ti ritrovi a saltare tra pozze e fango.

La Color Run è l'occasione per tornare indietro nel tempo, a quando eravamo piccoli e ci divertivamo impiastricciandoci le mani con i colori o saltando nelle pozzanghere. È l'occasione per sorridere e scacciare ogni grigia preoccupazione con un colpo di colore. È l'occasione per capire che la felicità può nascondersi davvero ovunque, anche in una bustina di polvere colorata: basta saperla cercare.

Alessandra Toni