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giovedì 25 aprile 2024

#JovaUnifi: a lezione di vita con Jovanotti

04-06-2015
Coraggio, atteggiamento, positività: tre regole di vita che centinaia di studenti fiorentini hanno imparato tra i banchi del Polo delle Scienze Sociali di Novoli da un insegnante d'eccezione. Un artista che ha fatto di una passione il lavoro dei suoi sogni e che con le parole ha conquistato intere generazioni: Lorenzo Cherubini, per tutti Jovanotti, che nella giornata di mercoledì 3 giugno ha incontrato giovanissimi carichi di idee, aspettative e dubbi sul futuro. 
Una lezione speciale che ha riempito gli zaini degli studenti di spunti di riflessione e insegnamenti: un'iniezione di positività che vogliamo condividere con voi attraverso le sue parole.

Scuola di vita

"Non farsi dettare la vita dagli altri: questa è la sfida della vostra generazione. I nostri genitori hanno dovuto ricostruire il Paese, poi una generazione ha fatto un casino. Voi dovete confrontarvi con la complessità, con la fine di un mondo di garanzie. Dentro questa realtà, però, potete costruire il mondo più bello che c'è: il vostro. Senza coraggio non si va da nessuna parte".

"L'atteggiamento è la più grande delle lauree e delle conoscenze. Lo spirito con cui affrontate le cose è ciò che le fa cambiare davvero".

"Tutto ti influenza: il treno che prendi, il braccio che ti rompi, l'atteggiamento. La vita è una scuola, sempre, non solo dietro i banchi".

"È tutta questione di attitudine: l'atteggiamento può cambiare il mondo, perché te lo fa vedere in un altro modo. Se sei lamentoso, il mondo ti offrirà mille occasioni per lamentarti. Spesso si dice "Believe in yourself": ecco, non c'è cosa più misera! Credere in se stessi è niente, è una cazzata. Sii te stesso? Cazzata. Sii gli altri, osservali, credi nel mondo, nella bellezza, fonditi con le cose, cerca la speranza".

Lavoro

"Come capire se una passione può diventare lavoro? Trova quello che ti fa svegliare bene la mattina. Fai una cosa che ti sembra l'unica al mondo, per te. Quello, poi, potrà diventare il tuo mestiere o ti darà l'allegria per vivere, anche se non ti farà diventare ricco o potente".

"Io ho creduto nella magia, nella possibilità di intervenire nella realtà, trasformandola. Credere nell'impossibile, di concludere qualcosa nella vita, diventare famoso".

"Il lavoro dovete conquistarlo: le opportunità non vi verranno a prendere. Si possono fare un sacco di cose con la giusta dose di anticonformismo, coraggio e desiderio di rompere schemi che ci hanno creato intorno".

Italia

"La Repubblica è sintomo di appartenenza".

"È un Paese in subbuglio, che ribolle. Ma il futuro incerto fa parte della giovinezza, il monolite è sintomo di staticità, di dato acquisito. Oggi, però, tutti i dati acquisiti sono saltati. Forse i nostri nonni avevano un vivere più semplice; per noi è più complesso".

"Non c'è più un'identità unica. Girare il mondo rafforza la mia di italiano".

"All'estero il patrimonio viene valorizzato. Non è questione di sostanza, ma di atteggiamento, di voglia di presentarlo. Noi italiani, però, ci vogliamo meno bene degli altri Paesi".

Musica e Firenze

"Nei concerti voglio far stare bene la gente. Sul palco mi sento l'uomo più adeguato del mondo".

"La tappa di Firenze è sempre stata importante: una delle mie certezze nella vita è questa città".


di Alessandra Toni e Martina Viviani