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giovedì 18 aprile 2024

Progetto dell’Osservatorio Anticontraffazione di Firenze

27-04-2010
Cos’è la contraffazione? Quali rischi si corrono a comprare prodotti taroccati? Chi li acquista può essere multato, lo sapete? Queste alcune domande che fanno da filo conduttore ai lavori ideati dagli studenti delle scuole di Firenze, Prato e Pistoia che hanno aderito a un progetto dell’Osservatorio Anticontraffazione di Firenze per sensibilizzare i ragazzi sugli effetti negativi della falsificazione dei prodotti. I consumatori più giovani sono poco consapevoli di cosa significhi realmente l’acquisto di un oggetto falso e spesso sono addirittura all’oscuro dei possibili danni per la salute e delle gravi problematiche che la contraffazione nasconde, come il lavoro nero e lo sfruttamento minorile, oltre a rappresentare uno dei settori di maggior interesse per la criminalità organizzata. Ecco allora che l’Osservatorio Anticontraffazione, istituito presso la Camera di Commercio di Firenze, con il particolare supporto di alcuni suoi componenti, Prefettura, Ufficio scolastico regionale e Agenzia delle Dogane, ha voluto stimolare tra gli allievi di alcune scuole medie, inferiori e superiori, di Firenze, Prato e Pistoia (coinvolti complessivamente 12 istituti e 315 studenti) una riflessione sull’argomento in modo da sviluppare consapevolezza critica verso l’attitudine, così diffusa tra i giovani, ad acquistare prodotti falsi. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di rendere gli stessi ragazzi protagonisti di un progetto di comunicazione verso i loro coetanei che spiegasse a cosa si va incontro comprando un prodotto taroccato, non solo rischi per la salute o una multa salatissima, ma anche le conseguenze economiche e sociali del fenomeno. La creatività degli studenti si è sbizzarrita in alcuni settori - abbigliamento, alimentari, giocattoli, articoli informatici e di pelletteria, medicinali e cosmetici. - sui quali sono stati realizzati prodotti multimediali, audiovisivi, filmati, manifesti, locandine, filastrocche, vignette, che in futuro potrebbero costituire lo spunto per vere e proprie campagne di comunicazione sul tema. Fra gli slogan spiccano alcuni messaggi divertenti come quelli sui prodotti alimentari “Di bufala non una bufala” e “In vino veritas, controlla che non sia contraffatto” indicativi che lo spirito dell’iniziativa è stato compreso dai ragazzi e rielaborato con originalità. “La lotta alla contraffazione passa anche dai banchi di scuola – ha detto il prefetto Andrea De Martino – una volta che i giovani sono informati, possono acquistare con consapevolezza tutelando la loro salute, e al tempo stesso veicolare il messaggio anche nelle loro famiglie”. “La contraffazione finge di essere qualità, - aggiunge il Presidente della Camera di Commercio Vasco Galgani - fa la parodia della qualità, una parodia che può nuocere alla salute (un giocattolo che il bambino porta alla bocca può avere una vernice tossica), che può nuocere al portafoglio (perché la finta qualità dura un attimo e poi si sciupa e si deve buttare via), che nuoce sicuramente al buon gusto, per non parlare del danno che fa alle imprese fiorentine e a tutti quelli che ci lavorano.” I lavori degli studenti sono esposti all’interno di ART, la mostra internazionale dell’Artigianato (Palazzina Lorenese, Cortile del Glicine) in corso alla Fortezza da Basso fino al 2 maggio.