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venerdì 29 marzo 2024

Prontuario per il soccorso degli animali in difficoltà

14-07-2011

Con l'avvento della stagione estiva inizia, purtroppo, anche il periodo tipico di abbandoni di cani e gatti, con conseguente randagismo dei poveri animali, buttati fuori di casa senza capire il perché o peggio investiti da qualche auto. L'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha quindi redatto un prontuario per il soccorso degli animali in difficoltà. Sono nozioni semplici, che più o meno si hanno già in testa, ma un po' di ripasso non fa mai male ed è sicuramente un modo per stimolare il senso civico della cittadinanza. Di seguito alcune linee guida da seguire in caso di necessità:

Se si trova un cane o un gatto ferito
Bisogna avvicinarlo sempre, se le condizioni lo permettono, con grande cautela e calma. In mancanza di un numero di pronto soccorso specifico e pubblico per animali feriti, è necessario rivolgersi al Servizio Veterinario dell’ASL di competenza territoriale se l’animale non è di proprietà (in questo caso l’affidatario dovrà rivolgersi al suo medico veterinario). I Servizi Veterinari delle ASL devono avere reperibilità anche notturna e festiva e sono obbligati a intervenire per il ritiro dell’animale non di proprietà. Il mancato intervento è denunciabile perché si tratta di un pubblico servizio.
Il medico veterinario, anche libero professionista, ha il dovere di assistenza previsto dall’articolo 18 del Codice Deontologico della categoria.
Il numero 118 fornisce assistenza indiretta per cani o gatti feriti solamente in alcune regioni/province/comuni.

Se si trova un animale selvatico in difficoltà
Nel caso in cui si trovi un animale selvatico in difficoltà, bisogna contattare la Polizia Provinciale competente per territorio, oppure il Corpo Forestale dello Stato al numero unico nazionale 1515, che vi metterà in contatto con la stazione del Corpo Forestale più vicina al luogo di ritrovamento.
Per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli) chiamare i Vigili del Fuoco al numero nazionale 115.
Se l’animale selvatico è in mare, chiamare la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto al numero nazionale 1530 che per cetacei e tartarughe è in collegamento con strutture di ricovero e cura.
Se l’animale selvatico è considerato pericoloso, oltre a un forza di Polizia si deve chiamare il Servizio Veterinario ASL.

Se si vede abbandonare un animale
L'abbandono di animali è un reato. Se si assiste a un caso di abbandono bisogna denunciare i colpevoli alle autorità giudiziarie (Carabinieri / Polizia di Stato / Corpo Forestale dello Stato / Polizie Locali).
Qualora non siano noti, è bene raccogliere tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell'abbandono (numero di targa, ecc.).

Se si vede un animale maltrattato
Raccogliere il più possibile prove (comprese foto, video, documenti, testimonianze, ecc.) per comprovare il maltrattamento e denunciarlo in forma scritta presso una Forza di Polizia (Corpo Forestale dello Stato 1515, Carabinieri 112, Polizia di Stato 113, Guardia di Finanza 117, Polizie locali (Municipali-Provinciali) chiamando il centralino di Comune o Provincia). Per porre fine al maltrattamento, se in corso e prosegue, chiedere l’intervento urgente anche solo telefonicamente.

Se si trova un cane vagante (non ferito)
È necessario avvicinarlo con estrema prudenza e calma per non spaventarlo, mai in maniera troppo diretta e rapida, e controllare se è provvisto di medaglietta e/o tatuaggio sulla coscia destra o nell’orecchio destro (potrebbe avere anche solo il microchip ma questo si può capire solo con un lettore apposito).
In assenza di medaglietta recante un numero di telefono o di altra informazione per risalire al proprietario, ai sensi delle leggi regionali che hanno recepito la Legge quadro nazionale n. 281/1991 sulla Tutela degli Animali d’affezione e la Prevenzione del randagismo, è obbligatorio denunciarne il ritrovamento presso una forza di Polizia oppure al Servizio Veterinario dell’ASL.
La denuncia certificherà peraltro la condizione di cane vagante ritrovato e servirà a perseguire il responsabile dell’eventuale abbandono.
Il cane vagante sarà consegnato, unitamente al verbale della Pubblica Autorità, alla struttura di accoglienza competente per il territorio dove è stato ritrovato il cane.
Potrà in seguito essere la struttura a predisporre un affidamento provvisorio (in attesa delle indagini sul ritrovamento frutto di un abbandono o uno smarrimento) ovvero, dopo i tempi stabiliti dalla Legge, un futuro affidamento definitivo.
Se il cane si trova su una sede stradale o nei pressi e può essere un pericolo per sé e per gli altri chiamate immediatamente, per evitare un possibile incidente automobilistico, la Polizia Stradale presso la Polizia di Stato (113) o, per le strade urbane, la Polizia Locale presso il centralino del Comune o della Provincia.

Se si trova un animale domestico in difficoltà
Valgono le indicazioni fornite per il cane vagante ma per soccorsi in situazioni particolari (tetti, alberi, cunicoli, ecc.) chiamare i Vigili del Fuoco al numero nazionale 115.

Se si trova un gatto vagante (non ferito)
L'iter da seguire è analogo a quello del ritrovamento del cane vagante (non ferito), ma è necessario appurare con la massima attenzione che il gatto sia stato effettivamente smarrito o abbandonato e non sia membro di una colonia felina o semplicemente un girovago a passeggio.
Attenzione: a differenza del cane, il gatto non ha obbligo di iscrizione all’anagrafe e quindi non deve avere un contrassegno di riconoscimento. Solo i gatti che hanno il "Passaporto europeo per animali domestici" devono avere obbligatoriamente un microchip.

Per informazioni: www.oipaitalia.com