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giovedì 28 marzo 2024

Rafal Wolski e lo strano caso di Joaquin

23-09-2013

"Wolski dopo l’esclusione dell’Europa League ha avuto uno scatto di orgoglio: le qualità tecniche ci sono, volevamo una reazione quindi probabilmente giocherà titolare". Così Vincenzo Montella sabato in conferenza stampa. Da quando è a Firenze, mai l’aeroplanino si era sbilanciato così tanto sulla titolarità o meno di un giocatore. Ancor più sorprendente che lo abbia fatto per Rafal Wolski, a detta di tutti ancora acerbo per il campionato italiano, gracile sul piano fisico e per questo utilizzato solo nei minuti finali di Pescara-Fiorentina dello scorso 19 maggio, col risultato ormai in cassaforte. In pochi, forse pochissimi, avranno creduto alle parole del tecnico campano. Ecco perché ieri in molti si saranno sorpresi nel leggere il nome del polacco al centro dell’attacco gigliato al posto del più esperto Joaquin. Ed è forse lo spagnolo la nota meno lieta in quest’esaltante avvio di stagione. E’ bene chiarire subito: parlare di un "problema Joaquin" sarebbe eccessivo, ma di un piccolo caso probabilmente sì. Il suo arrivo è stata l’ennesimo magia della premiata ditta Pradè-Macia, un colpo di mercato da soli due milioni di euro. Un acquisto di qualità ed esperienza che conferma la ritrovata vocazione europea di Firenze e la Fiorentina. Fin dal preritiro di Montecatini e dal ritiro di Moena, “El Pishe” si è subito messo in mostra grazie ai suoi dribbling, cross e facilità di corsa, nonostante l’età non più giovanissima (32 anni). Insomma, una valida alternativa a Cuadrado. Ma con l’inizio ufficiale della stagione qualcosa si inceppa e quando viene chiamato in causa Joaquin non riesce a rendere come Montella  e i tifosi vorrebbero. Come contro il Grassoppher al ritorno e il Pacos de Ferreira. Peggio ancora col Cagliari, uscito al settantesimo dopo essere entrato al ventinovesimo. Se non è stata una bocciatura, poco ci è mancato. Un ritardo di condizione rispetto agli altri compagni non ancora colmato, altrimenti non si spiegherebbe la panchina di Bergamo, visti gli infortuni di Gomez e Cuadrado. Certo, se ieri l’esterno destro avesse segnato su quella splendida volèe su cross di Pasqual, oggi staremmo a parlare di uno Joaquin ritrovato e autore di un gol capolavoro. Il calcio è così.
La speranza di tutti, ovviamente, è di rivederlo il più presto possibile ubriacante e funambolico come ai tempi del Betis Siviglia e del Valencia. Le qualità ci sono, eccome, la carriera del "Pishe" parla chiaro.

di Stefano Niccoli