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giovedì 28 marzo 2024

Batistuta in visita a Firenze: ''Aspetto una proposta dalla Fiorentina''

04-12-2013

Prosegue la settimana fiorentina di Gabriel Omar Batistuta. Dopo la "Hall of Fame" del calcio italiano e il ritorno al Franchi per la partita della viola col Verona, nella giornata di mercoledì 4 dicembre, il Re Leone ha tenuto una conferenza stampa all’Hotel Croce di Malta in Via della Scala. La stessa location di circa otto mesi fa. Era il 27 aprile per la precisione, l’ultima volta in cui l’argentino si fece rivedere in città, scatenando immediatamente le attenzioni di tifosi, semplici appassionati e, ovviamente, dei giornalisti. Secondo alcune voci, l’ex bomber gigliato potrebbe entrare – ma il condizionale è d’obbligo - nei quadri dirigenziali della Fiorentina. Sarebbe un gran colpo, d’immagine e di sostanza.


Queste le parole di Batigol:
"Lunedì sarei voluto stare in piedi tutta la partita per salutare i tifosi ma non ce l’ho fatta. Non mi aspettavo tutta questa dimostrazione d’amore. So che la gente mi vuole bene, mi ha fatto piacere risentire il loro affetto.
La Fiorentina è stata importante nella mia vita oltre che nella mia carriera. Con la Fiorentina c’è stata un rapporto diverso rispetto alle altre squadre. Quando sono andato a Roma ho dato il meglio di me, ho cercato essere un professionista al cento per cento. Stessa cosa all’Inter e in Qatar a fine carriera. Quando mi sono reso conto che non potevvo fare più il professionista ho deciso di smettere.  Ma è impossibile eguagliare la viola
.
L’incontro con Renzi? Abbiamo parlato solo di calcio, sapevo che era tifoso ma non così tanto. Mi ha trattato benissimo. Non pensavo fosse così attaccato alla maglia viola.
Con Della Valle ci siamo incrociati, ma non abbiamo avuto modo di parlare di calcio, c’era molto gente al nostro incontro. Sono in buoni rapporti con la Fiorentina, mi piacerebbe approfondire la situazione con loro.
Un ruolo in Fiorentina? Non so quale, sicuramente non l’allenatore. Montella rimarrà tanto tempo alla Fiorentina, può starci 4-5 anni. La società gli copre le spalle, non c’è motivo per cambiare adesso. Non so se potrò fare l’allenatore in futuro. Mi piacerebbe essere legato alla Fiorentina come uomo immagine. Con la Fiorentina c’è una storia importante dietro. Ora gioco a polo in Argentina dove guardo le mucche
(ride, ndr). Devo avere una proposta che mi faccia muovere e la Fiorentina può farlo, altre squadre no.
Con la Roma potevamo vincere molto di più, alcune vicende interne ed esterne non ci hanno permesso di avere continuità nel tempo.
Oggi non mi rivedo in nessun attaccante, i giocatori di oggi durano poche stagioni e poi spariscono.
Montella simile a Capello? Non lo so, Vincenzo è bravo a mantenere la giusta tensione  e concentrazione nei giocatori. E’ molto bravo tatticamente.
L’addio di Moratti? Mi spiace molto, l’Inter era Moratti.
La Fiorentina di adesso è una bella squadra, ma non so se ha i campioni per vincere lo scudetto. Un campionato non si vince in un giorno, vanno formate le basi.
Che consigli do a Gomez?  E’ già un grande giocatore, parla la sua carriera. Per essere amati dai fiorentini devi restare a Firenze dieci anni e saper respingere qualche offerta importante.
La mitraglia di Tevez e Pogba? Da un lato fa piacere, vuol dire che questi giovani giocatori mi hanno visto in passato. Forse la potevano fare da un’altra parte. La mia mitraglia sparava davvero.
Se fossi andato altrove e non a Firenze avrei vinto perché vincevano le solite squadre. Andare a Roma mi ha dato la carica per battere le solite squadre. A Firenze non abbiamo vinto perché non si vince con 2-3 giocatori: vince il gruppo. Ci vogliono più attori.
Roma-Fiorentina di domenica? Sarà una grande partita, come lo è sempre stata sia a Firenze che a Roma. Stanno andando benissimo tutte e due le squadre. Quando ho giocato contro la Fiorentina nel 2000 pensavo solo a vincere. All’83’ non ci aveva pensato ancora nessuno a fare gol.
Totti? La Roma è una buona squadra, con Francesco è super. Vorrei avere lo stesso dottore di Totti e Zanetti.
Il campionato attuale? E' lungo, la Juve quando è in testa è difficile buttarla giù. Ma anche i bianconeri potrebbero fallire qualche partita. Tevez? Grande acquisto, è un vincente, la Juve ci ha guadagnato molto. A parte la mitraglia, non ha sbagliato un colpo. 
Gonzalo Rodriguez? E’ un grande difensore, mi fa piacere stia facendo bene. Merita la nazionale, così come Tevez.
Giocare in questa Fiorentina? Nelle condizioni in cui sono la Fiorentina di adesso non sarebbe andata da nessuna parte.
E’ stato un piacere giocare con Ciccio
(Baiano, ndr). E’ stata una grande spalla.
Come sto? Mi fanno male le caviglie, ma non c’è nessun nesso con la Sla.
Pallone d’Oro? Non so con quali criteri lo danno, non lo sapevo quando giocavo, figuriamoci adesso. Lo meritano sia Messi che Cristiano Ronaldo
".

di Stefano Niccoli