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venerdì 29 marzo 2024

Fiorentina-Juventus, in palio c’è la finale di Coppa Italia. Montella: ''Non dobbiamo fare calcoli''

06-04-2015
Non c’è tempo di festeggiare la vittoria in campionato contro la Sampdoria. E’ già vigilia – e che vigilia – di un’altra partita importante per la Fiorentina: quella contro la Juventus, in programma martedì 7 aprile alle 20.45. Questa volta non ci sono i tre punti in palio, bensì la qualificazione alla finale di Coppa Italia. Si ricomincia dall’1-2 di Torino firmato Mohamed Salah. La Vecchia Signora si presenterà alla gara dell’Artemio Franchi con la formazione migliore. D’altronde lo scudetto è praticamente archiviato e così il tecnico bianconero Massimiliano Allegri può dedicarsi al cento per cento, senza assilli, sulle altre competizioni. Per passare il turno, la Juventus dovrà segnare due reti e ha tutte le capacità per farlo, nonostante l’assenza di big come Pirlo e Pogba, infortunati.

La Fiorentina è sì in vantaggio, ma dovrà fare finta che il match d’andata non sia mai stato giocato. Nessuno pensa che siamo già in finale. Loro possono vincere qua. Dovremo essere determinati”, ha detto il club manager viola Vincenzo Guerini dopo la Sampdoria. Guai a entrare in campo pensando che il grosso sia già stato fatto. Sarebbe un autogol clamoroso. La Juventus crede alla rimonta. Basta vedere i probabili undici che Allegri schiererà martedì: Storari tra i pali, Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra in difesa, Marchisio, Vidal e Pereyra in mediana, Pepe, Tevez e Morata in attacco.

Possibile 3-5-2 per la Fiorentina. Neto in porta, Savic, Gonzalo Rodriguez e Basanta formeranno il pacchetto arretrato, Alonso sull’out di sinistra, Joaquin su quello di destra, Pizarro, Mati Fernandez e Borja Valero a centrocampo, Gomez e Salah in avanti.

Dalla sala stampa “Manuela Righini” dello stadio Artemio Franchi di Firenze, le parole di Vincenzo Montella:

Con Allegri c’è stima. Mi aspettavo che mi dicesse anche la strategia della partita, dovrò informarmi ulteriormente (sorride, ndr). Penso sia una partita aperta, difficilissima, purtroppo c’è anche il ritorno. La Juve una squadra forte, di mentalità è fortissima, gioca nello stesso modo in casa e fuori. Noi ce la vogliamo giocare, sappiamo che è tutto aperto.
Ci credo. Sappiamo che è difficile, ma sono certo che il nostro pubblico ci starà particolarmente vicino. Ci giochiamo l’accesso a una finale, è importantissimo. Giocheremo a viso aperto, senza calcoli perché non ne siamo capaci e contro la Juventus sarebbe controproducente. H o letto che Marchisio si sta allenando in gruppo e potrebbe giocare, è un giocatore importante per loro nel complesso del centrocampo.
Un comune denominatore tra Fiorentina e Juventus? Sinceramente non lo so. Do per scontato che cuore e volontà ci saranno, servirà anche intelligenza. Non serviranno calcoli, dovremo essere lucidi durante la partita. Le partite sono sempre aperte. Noi dobbiamo conoscere benissimo le nostre virtù e sfruttarle in relazione all’avversario. Abbiamo un piccolo vantaggio, ma niente calcoli a priori. La Juventus è una squadra particolarmente forte, segna tanto anche in trasferta, ma questo ci deve dare uno stimolo ulteriore.
Salah è la fotografia del nostro modo d’intendere il calcio, giocare con serenità, un po’ come lo era per Cuadrado. Mi aspetto che la Juve sia aggressiva. Pizarro non si è allenato con la squadra. A grandi linee abbiamo fatto riposare tutti, però Gonzalo e Basanta sono quelli che hanno riposato di meno.
Gomez è diventato molto importante per la squadra, si riconosce in un centravanti come lui, Babacar o Gilardino. Noi lavoriamo per migliorarci giorno dopo giorno, aspiriamo sempre a fare il meglio, particolari sorprese non ne abbiamo avute. Alcuni calciatori sembravano persi e si sono ripresi il loro livello. Savic credo sia disponibile, vediamo l’ultimo allenamento, ma fino a ieri era con il gruppo. Rossi non mi risulta che possa allenarsi con il gruppo a breve, chissà che dall’uovo non esca una sorpresa.
A livello tattico contro la Juve è difficile perché è una squadra più completa. Sarebbe sbagliato avere un atteggiamento remissivo, sarebbe controproducente. Tevez è un calciatore straordinario, lo si conosceva prima ancora che arrivasse in Italia; un consiglio è di non giocare così tanto, perché in futuro le partite più importanti potrebbe soffrirle (ironico, ndr). Stiamo vivendo un bel momento, ma dobbiamo viverlo con disincanto e orgoglio, ma ragionando razionalmente perché non è stato raggiunto nessun obiettivo finora. Domani c’è la possibilità di raggiungere un obiettivo.
Negli ultimi anni è cresciuta molta la competitività della Coppa Italia. Per noi vincere la Coppa è un’opportunità importante. La squadra sta crescendo molto sotto la gestione delle partite, come me, siamo più esperti rispetto a un anno fa. Questa partita è importante, perché rispetto all’anno scorso abbiamo avuto un cammino diverso nella competizione, avrebbe un’altra importanza arrivare in finale così. Il turn-over dipende molto o tutto dai risultati, per ora riesce perché stanno arrivando risultati positivi. L’obiettivo è portare avanti più calciatori nelle migliori condizioni.
Lo striscione esposto a Roma? Ahimè l’ho visto, sono d’accordo sul prendere provvedimenti; si fa presto a dire cosa è giusto o sbagliato, ma tardi nel far sì che ciò accada. Qualsiasi tifoso vuole vincere, il fatto che si sentono più vicini al traguardo significa che si rispecchiano nella potenzialità della squadra. Questo non fa che darci energie e responsabilità per avere la condizione mentale per fare ogni volta di più. L’importante è mettere ogni volta noi stessi in campo. L’altra semifinale (Napoli-Lazio, ndr)? La seguirò, ma non m’interessa molto l’altro risultato. Noi non andremo in campo per perdere e per dare un dispiacere alla Juventus. La partita è tutta da giocare e da vivere”.

di Stefano Niccoli