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venerdì 29 marzo 2024

Fiorentina-Parma, Montella: ''La squadra non merita di essere derisa''

17-05-2015

La sconfitta contro il Siviglia in Europa League brucia ancora, ma la Fiorentina ha l'obbligo di lasciarsela alle spalle e concentrarsi nuovamente sul campionato. In palio c'è il quinto posto. Lunedì 18 maggio i viola affronteranno al Franchi il Parma, già retrocesso e fallito. Detta così, potrebbe sembrare una partita facile, ma la formazione gigliata non sta vivendo un buon periodo, sia sul piano fisico che su quello mentale. In più, gli emiliani verranno a Firenze per difendersi e si sa quanto la Fiorentina fatichi contro compagini arroccate in difesa. 

La gara con i gialloblù sarà importante anche per vedere la reazione del pubblico. Ai tifosi non è piaciuto il carattere remissivo che la squadra ha avuto contro il Siviglia. Non a caso, poco prima del triplice fischio, la Curva Fiesole ha inneggiato cori a Batistuta, Rui Costa e addirittura a Scwartz. Un tuffo amaro nel passato, ma soprattutto un modo alternativo per criticare i giocatori, colpevoli di non aver dato il cento per cento contro gli andalusi, nonostante il pesante passivo da recuperare (3-0). Lunedì non ci sarà contestazione, ma molto dipenderà dall'atteggiamento che i calciatori avranno in campo. 

Passando alla probabile formazione, Montella dovrebbe schierare i suoi uomini col 4-3-3 con: Neto in porta, Savic, Gonzalo, Basanta e Pasqual in difesa, Aquilani, Badelj e Borja Valero a centrocampo, Diamanti, Gomez e Salah in attacco. 

Dalla sala stampa Manuela Righini dello stadio Artemio Franchi di Firenze, le parole di Vincenzo Montella: 

“Non credo di dover chiedere scusa a nessuno, questa squadra non merita di essere derisa, questo gruppo ha dato grandissime soddisfazioni, per questi ragazzi sono anche disposto ad andare contro una città, se necessario. Penso di essere molto corretto, io sono sempre molto sincero e non ho mai incontrato nessun presidente, tranne uno di una grande società, l'anno scorso, ma decisi di rimanere alla Fiorentina.
Sarebbe controproducente per me voler rompere con la società. Ciò che ha fatto maggiormente male è stato essere derisi dal nostro pubblico. Il pubblico ci è stato accanto in questi 3 anni e abbiamo fatto un percorso insieme. Abbiamo ancora un obiettivo da raggiungere, ovvero il 5° posto, perciò dobbiamo rimanere concentrati su ciò che dobbiamo fare. Io vivo a Firenze e sono totalmente dentro Firenze, sono pronto a lottare per questa squadra e questi colori. Non posso dirvi cosa ci siamo detti nel corso dell'incontro di tre mesi fa con la società.
Lunedì giochiamo contro una squadra che ci ha dato un grande esempio, se dovessi fare la panchina d'oro oggi la darei a Donadoni, complimenti vivissimi al Parma.

A fine stagione ci incontreremo di nuovo con la società, anche in base agli obiettivi che centreremo dipenderà cosa ci diremo. Gomez? Io metto sempre in campo la formazione che credo essere migliore. Neto-Tatarusanu? Abbiamo due portieri, è una scelta che voglio portarmi dietro fino all'ultimo perché sono entrambi sullo stesso livello. Quando si ha la possibilità di andare oltre i propri limiti è giusto farlo, siamo stati competitivi fino alla fine della stagione su 3 obiettivi. Prima della gara contro il Siviglia abbiamo chiesto aiuto alla città ma non ce ne era neanche bisogno, per i primi 20 minuti abbiamo avuto una grande spinta da parte del pubblico ma dopo i 2 gol è cambiato tutto.
La ola mentre facevamo possesso palla e gli olè in occasione del rigore sbagliato non mi sono proprio piaciuti, tutti possiamo sbagliare. In 40 anni di calcio non avevo mai visto la derisione dei tifosi per una squadra che avesse fatto così tanto. La tifoseria e la città di Firenze hanno dimostrato più volte di essere molto civili, a me piacerebbe che il tifoso fiorentino in queste ultime 3 partite continuasse a sostenerci come ha sempre fatto e che ci facesse sentire come se avessimo vinto una Champions League. Mi aspetto un Parma orgoglioso ma che giochi con leggerezza, voglio vedere una voglia di vincere maggiore da parte della mia squadra".

di Stefano Niccoli