Città di Firenze
Home > Webzine > Fiorentina, finalmente Paulo Sousa: ''Qui con entusiasmo, vogliamo vincere e divertire''
sabato 20 aprile 2024

Fiorentina, finalmente Paulo Sousa: ''Qui con entusiasmo, vogliamo vincere e divertire''

22-06-2015

C'è voluto più del previsto, ma la Fiorentina ha finalmente il suo nuovo allenatore. Paulo Sousa è stato ufficializzato nel primo pomeriggio di domenica 21 giugno. Si chiude così una questione che aveva assunto le sembianze di una vera e propria telenovela. Inizialmente sembrava che la scelta dell'allenatore dovesse arrivare al termine del Consiglio d'Amministrazione dell'11 giugno, come dichiarato dal presidente Cognigni. Parole poi smentite da Andrea Rogg: “Dovremo aspettare il weekend”, disse il direttore generale al termine della riunione. Successivamente, il momento buono per l'annuncio di Paulo Sousa pareva dovesse essere l'inizio di questa settimana settimana. Alla fine è stato rimandato tutto a ieri (domenica 21 giugno, ndr).

Adesso non c'è più tempo da perdere. Il club gigliato e il nuovo tecnico devono programmare il mercato in maniera convinta e senza ulteriori ritardi. Sono tanti gli argomenti di cui Paulo Sousa dovrà discutere insieme ai suoi nuovi dirigenti. A partire dai colpi in entrata. Su questo fronte i nomi accostati di recente alla Fiorentina sono tanti: da Storari a Mirante, da Zappacosta a Danilo, da Gashi a Xhaka, da Josè Mauri a Destro a Pazzini. Servirà chiarezza anche su alcuni calciatori della rosa. Come Gomez. Tentare il rilancio o provare a venderlo per liberarsi del suo pesante ingaggio, dato che lo stipendio del tedesco sarà pagato interamente dalla società gigliata senza l'aiuto dei suoi sponsor? Che fare con Salah? Intanto l'egiziano sarebbe entrato nel mirino di Juventus, Inter, Milan, Roma e Atletico Madrid. I destini di Vargas, Gilardino, Diamanti, Ilicic e Joaquin continueranno ad essere a tinte viola? Paulo Sousa dovrà dare, poi, il suo responso su Babacar, Bernardeschi, Vecino, Alonso e gli altri giovani mentre Pizarro e Aquilani, entrambi in scadenza di contratto il 30 giugno, sembrano ad un passo dall'addio.

Intanto, il tecnico portoghese è stato presentato alla stampa nel pomeriggio di lunedì 22 giugno. Queste le sue parole dalla sala viola lounge dello stadio Artemio Franchi di Firenze:

"Ringrazio la proprietà e il presidente per la fiducia riposta in me. Voglio onorare questa società. La mia ambizione, il mio coraggio e la mia passione insieme alla famiglia viola spero ci possa portare, insieme alla piazza, traguardi importanti. Da parte mia ci sarà lavoro e onestà, sperando ci sia fortuna per raggiungere i risultati. Vogliamo divertire e divertirci, godere tutte le emozioni di vincere le partite.
Il mio ritorno in Italia? Ho sensazioni buonissime. Qui sono diventato migliore da calciatore e voglio fare lo stesso da allenatore. Qui potrò confrontarmi con tecnici importanti. Sarà una sfida bellissima. Sono stato un grandissimo fan di Montella, è un allenatore che ha impostato un calcio propositivo. Sono onorato di essere in una società con i miei stessi valori e di seguire l’impostazione del suo calcio. La mia Fiorentina? Vogliamo essere consapevoli delle nostre capacità e coinvolgere i nostri tifosi. I risultati contano, ma per me non sono sufficienti, voglio vivere queste vittorie.
Salah ha fatto benissimo a Firenze, è un calciatore che va considerato. Il traguardo è sempre la conseguenza del lavoro fatto. Pensiamo all’oggi e al domani di questa società, impostiamo sempre obiettivi chiari di miglioramento del calciatore con la conseguenza di portarci ai risultati sul campo. Siamo sicuri che insieme faremo questo. La società ha caratteristiche vicine alle mie caratteristiche e ai miei valori umani, la loro stabilità è importante.
Non potevo parlare con un’altra società senza il permesso del Basilea. Abbiamo deciso di andare ognuno per la propria strada. Sono contento che la Fiorentina mi abbia aspettato, mi ha fatto capire che ero l’allenatore giusto per questo progetto. Farò di tutto per onorare questa fiducia con i risultati. Ex Juventus? Sono una persona di calcio e sono un professionista, i tifosi mi vedono come ex bianconero, ma anche come calciatore che ha battuto la Juventus in finale di Champions. Voglio che i tifosi si ricordino di me per i risultati e i traguardi raggiunti. Rui Costa? Non l’ho sentito in questi giorni. So benissimo quanto bene voglia a questo club e a questa città. Venivo a trovarlo da avversari e c’era grande accoglienza da parte dei tifosi. Spero di portare la stessa gioia alla città che ha portato lui.
Gomez? Tutti i calciatori che rimangono sono importanti. Dobbiamo prendere le misure migliori per le idee mie e della società, un confronto per le aspettative a cui vogliamo arrivare. L’esperienza in Israele? Dovunque vado cerco di capire le persone per essere coinvolto nel quotidiano. Lì si vive tanto il calcio, abbiamo raggiunto grandi risultati e voglio raggiungerli anche qui. Riparto dai calciatori di qualità che abbiamo e dal lavoro di Montella. Quando entro in un progetto non lascio mai quello che è stato fatto prima. I calciatori mi fanno capire dove e come arrivare. Credo tantissimo che per arrivare a traguardi importanti si debba imporre il proprio gioco e non subire quello degli avversari. Con intensità e consapevolezza possiamo prenderci questo rischio.
Voglio dare una mia impronta alla squadra. Vogliamo imporre il gioco, avere carisma e coinvolgere i tifosi: è importantissimo avere questa chimica per raggiungere i traguardi. I nostri principi di gioco devono caratterizzarci in ogni momento. Devo lavorare nei momenti nella sua complessità. I tifosi devono essere un braccio steso in campo della città verso la squadra. Troveremo soluzioni per farli essere più vicini alla squadra.
L’anno scorso abbiamo segnato un numero di gol inferiore solo alle grandi di Europa. Sono più orientato sulla ricchezza dei calciatori, il modulo è un qualcosa di statico. Sono più orientato su un qualcosa di dinamico, cercare di trovare come far giocare al massimo i calciatori che ho a disposizione e raggiungere da collettivo un risultato. Come tenere dietro le big? Passione, ambizione, coraggio, consapevolezza delle nostre capacità senza limiti. Dare tutto quello che abbiamo, sicuramente raggiungiamo qualcosa. Sono molto autocritico, cerco di migliorarmi ogni giorno“.

di Stefano Niccoli