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venerdì 19 aprile 2024

Rapporto Ue: l'alcool ed i giovani

25-02-2004
In Italia s'inizia a bere a 12 anni. In Grecia a 17, ma il fenomeno riguarda tutti i Paesi europei. E per il 61% dei cittadini del Vecchio Continente l'alcool fa parte dello stile di vita. Ma c'è una gran differenza tra i Paesi mediterranei e quelli del Nord Europa. Italiani, portoghesi e spagnoli bevono più spesso ma in quantità minore rispetto ai finlandesi, svedesi e inglesi. Questi ultimi, infatti, concentrano il consumo di alcool nei fine settimana. Altra differenza: nel Sud dell'Europa vino e birra si consumano quasi sempre durante i pasti, mentre nei Paesi luterani, dove l'alcool è considerato una trasgressione, si preferisce bere in altre ore del giorno. Questi i risultati di una recente ricerca realizzata su incarico dell'Unione Europea. In Italia sono circa 800 mila gli adolescenti che consumano alcool e, tra questi, il 7% ha ammesso di bere fino ad ubriacarsi almeno tre volte a settimana. Il fenomeno del "binge drinking" o sballo tra ragazzi ed adolescenti, importato dall'Inghilterra e dai Paesi scandinavi, in Italia è ancora limitato se paragonato, ad esempio, alla Danimarca dove i giovani a rischio sfiorano il 36%. Un altro fenomeno evidenziato dalla ricerca è l'abbassamento dell'età in cui si assaggia per la prima volta il vino o la birra. In passato ci si accostava all'alcool tra i 15 e i 16 anni, ora il primo bicchiere è a 12 anni.