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venerdì 19 aprile 2024

Firenze: una giornata per i Diritti Umani

10-12-2004
“Babbo, quest’anno vado in Egitto” – racconta Antonio Baldoni, padre di Enzo, giornalista morto in Iraq il 26 agosto, in occasione della giornata organizzata dall’Unesco e dal Comune di Firenze per celebrare il 56° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo a Palazzo Vecchio –  “invece andò in Iraq, non mi disse la verità perché sapeva che, da padre, glielo avrei sconsigliato”. Oggi, nel Salone de’ Dugento, l’emozione trasportava tutti: la famiglia Baldoni ha ricevuto il premio Giornalistico del Centro Unesco Firenze per la Pace e la difesa dei Diritti Umani, un premio per ribadire che Enzo, da giornalista e da uomo, faceva il suo lavoro con passione e impegno ma soprattutto con coscienza.
“Ha voluto captare, fotografare, filmare e scrivere per far sapere cosa succede nel mondo. Ha fatto conoscere come vivono e cosa vivono altri popoli. Aveva la passione di andare in vacanza a timor Est o in Birmania, piuttosto che a Cortina d’Ampezzo o Rimini – continua il Sig.Baldoni  - eppure nessuno ha mosso un dito”. L’emozione tradisce il pubblico (più di trecento persone, tra studenti delle scuole superiori e universitari), quando il padre di Enzo s’interroga, con voce ferma e decisa, del perché nessuno si è mosso e aggiunge che qualcuno ha detto che Enzo sapeva troppe cose e, per questo, poteva diventare pericoloso.  “Per un  preghiera e per un fiore – conclude Antonio Baldoni – vorrei almeno avere il corpo di mio figlio”.
Non solo a Palazzo Vecchio, ma a pochi chilometri di distanza, al Mandela forum,  la Regione Toscana ha organizzato, sempre celebrativa del 56° anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani, una giornata con Folco Terzani e Gad Lerner con più di ottomila giovani, sul tema del diritto all’informazione. Folco, insieme alla madre, ricorda uno degli ultimi obiettivi del padre, quello di parlare ai giovani, e del bisogno di silenzio e digiuno dall’informazione per sentire il nostro cuore e i nostri sentimenti.
Firenze ha dedicato l’intera giornata del 10 dicembre ai Diritti Umani, un occasione per ricordare che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo.
 
di Antonio Pirozzi