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giovedì 28 marzo 2024

Vent'anni fa il disastro di Chernobyl

26-04-2006

Vent'anni fa il disastro nucleare di Cernobyl. Era la notte fra il 25 e il 26 aprile del 1986 infatti quando si verificò l'esplosione del reattore numero 4 della grande centrale nucleare sovietica che lanciò nell'atmosfera enormi quantitativi di sostanze fortemente tossiche, i cui effetti nocivi per gli organismi viventi sono purtroppo presenti ancora oggi. Le autorità sovietiche confermarono ufficialmente l'incidente al reattore con tre giorni di ritardo, con un comunicato del consiglio dei ministri letto in televisione, nel quale si parlava anche genericamente di due morti in seguito all'esplosione e dell'immediato ordine di evacuazione per i circa 25.000 abitanti di Cernobyl, cittadina che si trova a 125 km da Kiev, capitale dell'Ucraina e, con i suoi 2,3 milioni di abitanti, terza maggiore città dell'allora impero sovietico dopo Mosca e Leningrado. Per spegnere l'incendio del reattore, il governo sovietico chiese l'aiuto della Svezia e della Germania, e anche gli Usa, la Francia e altri Paesi occidentali si dissero pronti a intervenire per domare le fiamme del reattore.

L'incidente provocò la diffusione nel'atmosfera di sostanze pesnatemente inquinanti e tossiche: circa 45 milioni di curie di xeno 133, 7 milioni di curie di iodio 131, un milione di curie di cesio 134 e 137.

Il disastro colpì naturalmente anche l'agricoltura. La comunità europea 4 giorni dopo l'incidente, decise di cedere all'Unione Sovietica oltre 200 mila tonnellate di orzo e più di 80 mila di grano tenero, tratte dalle sue scorte. La nube radioattiva provocata dall'esplosione contaminò 150 mila chilometri quadrati attorno alla centrale, mentre il vento spinse le particelle radioattive fino all'Europa. La nube tossica attraversò i cieli della Gran Bretagna, della Turchia, della Romania, mentre in Olanda Svizzera e Belgio per un breve periodo fu registrò un significativo innalzamento dei livelli di radioattività.

L'emissione di radiazioni nucleari dall'impianto danneggiato andò avanti per molti giorni, e solo a novembre il reattore esploso fu sigillato in una specie di sarcofago di cemento armato, all'interno del quale si trovano ancora 180 tonnellate di uranio. L'impianto nucleare di Cernobyl ha smesso di funzionare solo nel 2000.