Una grande banca dati nazionale che consentirà
dimettere in rete le varie attività portate avanti da
enti, associazioni, scuole sul terreno della cultura della legalità, in modo da valorizzare e scambiare le esperienze e da farne patrimonio comune. E' questo il percorso che parte da Firenze e dalla Toscana grazie alla firma del protocollo di intesa
tra Regione Toscana e associazione Libera, a Firenze. Siglata dal
vicepresidente della Regione Toscana, Federico Gelli, e dal presidente nazionale di Libera, Don Luigi Ciotti, il progetto prevede lo sviluppo di una rete imperniata sul centro di documentazione "
Cultura della legalità democratica" della Regione Toscana e la creazione di sedi organizzative della banca dati fuori della Toscana promosse da Libera. In questo modo sarà valorizzata, qualificata e ampliata l'esperienza della banca dati toscana che in questi anni ha raccolto le informazioni relative a 1.165 attività di educazione alla legalità prodotte da 750 soggetti della regione. Con questa forma prosegue una collaborazione ormai decennale tra
Regione Toscana e Libera che ha visto, tra le altre cose, l'invio dei ragazzi toscani nei campi di lavoro confiscati alla mafia (esperienza giunta al secondo anno e quest'estate estesa dalla Sicilia alla Calabria), le tappe toscane della Carovana antimafia, la promozione di innumerevoli attività educative nelle scuole della regione.