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venerdì 29 marzo 2024

Archiviate le denunce penali contro i lavavetri abusivi

11-09-2007
La procura di Firenze contro l'ordinanza anti-lavavetri varata il 25 agosto scorso dal sindaco Leonardo Domenici, che stabiliva multe salate e una denuncia penale per le persone sorprese ad esercitare la professione di lavavetri agli angoli della strade. Ieri il procuratore capo di Firenze Ubaldo Nannucci ha richiesto infatti l'archiviazione per le denunce a carico dei lavavetri fermati e denunciati nei giorni scorsi per effetto dell'ordinanza in quanto - ha spiegato lo stesso nannucci - "ilmestiere girovago di lavavetri é previsto dalla legge come illecito amministrativo e per il principio di specialità non può essere oggetto di illecito penale". Riguardo le ipotesi avanzate dall'assessore alla sicurezza del Comune di Firenze Graziano Cioni e dal sindaco Leonardo Domenici sull' esistenza di un racket dei lavavetri, Nannucci ha aggiunto: "Ho scritto al comando provinciale dei carabinieri e alla questura per sapere se per caso avessero segnalato qualche tipo di condotta che meritasse la definizione di racket e mi è stato riferito che non c' è stata nessuna segnalazione di questo tipo". Soddisfatti i partiti della sinistra che si erano oposti al provvedimento: secondo le capigruppo in Comune e Regione di Rifondazione Comunista, Anna Nocentini e Monica Sgherri il procuratore Nannucci ha dato ragione a chi sosteneva che non si poteva configurare in nessun caso un reato penale contro i lavavetri, mentre le dichiarazioni dello stesso Nannucci dimostrerebbero come ad oggi non si abbiano notizie del presunto racket che avrebbe giustificato emanazione dell'ordinanza. "La decisione del procuratore - ha commentato Jacopo Bianchi di Forza Italia - dimostra quanto questo problema debba essere risolto a livello nazionale".