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venerdì 29 marzo 2024

''Marina'', storia di una canzone che ha fatto epoca al cinema Stensen

05-06-2014
Tutti ricordano “Marina Marina Marina” quel ritornello dal sapore anni ’50, ma chi può dire di conoscere la storia di questa canzone che ha fatto epoca? A partire da giovedì 5 giugno sarà in programmazione in esclusiva al cinema Stensen (viale Don Minzoni, 25) Marina, il film del regista fiammingo Stijn Coninx ispirato alla vita di Rocco Granata, immigrato italiano in Belgio e autore della celebre hit. Il film vede protagonisti Donatella Finocchiaro e Luigi Lo Cascio.
Per l’occasione, tutte le spettatrici di nome Marina potranno assistere gratuitamente al film.
Sud Italia, 1948. Rocco è un bambino di dieci anni che vive in un piccolo villaggio di montagna in Calabria. Quando il padre decide di emigrare in Belgio per cercare di dare un futuro migliore alla sua famiglia il ragazzino si trova trapiantato in un paese freddo e ostile, con una lingua e una cultura diversi che, nonostante apprenda velocemente e alla perfezione, lo faranno sentire per sempre straniero. Le uniche vie di fuga di Rocco dalla tristezza della cittadina mineraria dove vive sono la musica – quella che suona alla fisarmonica, contro il volere del padre che vorrebbe per lui un lavoro concreto – e l’amore per una ragazza fiamminga, colei che diventerà poi la “Marina” della famosa canzone.
Non vedo "Marina" solo come un ritratto fedele della vita di questo interessantissimo artista”, spiega il regista: “In primo luogo è piuttosto la storia universale su temi come l’integrazione – proprio di questi tempi in cui, dopo la strage di Lampedusa, il tema dell’integrazione dei popoli è tornato di drammatica attualità“. E continua: “Oggi si parla degli extracomunitari come degli esseri alieni, molto distanti da noi per cultura e passato. Un film come MARINA ci ricorda che solo pochi decenni fa in Belgio erano proprio gli italiani ad essere considerati “extracomunitari”, soggetti ad ogni tipo di discriminazioni ed angherie e tollerati solo in quanto forza lavoro a bassissimo costo. Ma con la forza d’animo la comunità italiana è riuscita – anche attraverso la forza della sua cultura – a ritagliarsi uno spazio importante e a cambiare per sempre la storia del nostro paese. Questo aspetto dovremmo tenere sempre a mente, come l’incontro tra i popoli possa portare un arricchimento e non necessariamente una minaccia alla cultura dei nostri paesi moderni”.
Sempre a partire da giovedì saranno in programmazione allo Stensen anche Only lovers left alive, l’appassionata storia d’amore fra due vampiri dei giorni nostri, tra il porto di Tangeri e le strade di Detroit, ultima opera del regista icona del cinema indipendente Jim Jarmush, e Padre vostro, la stralunata commedia balcanica di Vinko Bresan che racconta l’originale soluzione adottata da un parroco per risolvere il problema del crollo delle nascite.
Info: www.stensen.org