Dall'11 al 17 novembre il
Cinema Odeon (piazza Strozzi) ospiterà la
13a edizione del
Florence Queer Festival nell'ambito della
50 Giorni di Cinema Internazionale a Firenze. La rassegna,
diretta da da Bruno Casini e Roberta Vannucci, vede al centro la
queer culture e il
cinema a tematica LGBTIQ. In programma
oltre trenta titoli che indagano sul tema dell'uguaglianza e della dignità delle persone LGBT, premi per il miglior film e il miglior documentario e il concorso Videoqueer, con una selezione di corti da tutto il mondo.
Tra gli ospiti ci saranno
Yoni Leyser che firma
"Desire will set you free", viaggio immaginario tra documentario e fiction nella scena underground berlinese, in anteprima europea;
Daniele Sartori che presenta
"Principe Maurice: tribute", nel quale l'icona della nightlife degli anni Novanta si racconta in una versione inedita e originale;
Enrique dal Pozo, interprete e regista di
"The man behind the woman", documentario sull'attore spagnolo Manel Dalgò e il compagno
Thomas Schmieder, proprietario del "Cabaret Chez Nous" di Berlino, per cinquant'anni punto di riferimento mondiale per gli spettacoli di travestitismo.
In anteprima europea
"Seed money: the Chuck Holmes Story", il documentario di
Michael Stabile sul creatore dei leggendari Falcon Studios e sul rapporto tra il mondo del porno e il movimento per i diritti dei gay. Tra le novità
"Mamis" di
Virginia Fuentes sull'omosessualità femminile a Cuba, presentato in anteprima nazionale;
"Je suis Annemarie Schwarzenbach" dedicato alla scrittrice e fotografa protagonista della vita culturale bohémien mitteleuropea degli anni Trenta;
"La donna pipistrello" di
Matteo Tortora e Francesco Belais, videointervista a una delle prime transessuali italiane, la Romanina (presenti i registi);
"Fassbinder – Lieben ohne zu fordern" del danese
Christian Braad Thomsen, ritratto appassionato e coinvolgente di uno dei più controversi registi tedeschi presentato da
Federico Tiezzi.Nell'ultima serata, in chiusura del festival, arriverà sullo schermo
"Before the last curtain falls" con cui il regista
Thomas Wallner ripercorre, attraverso la testimonianza diretta di alcuni protagonisti, l'incredibile esperienza di Gardenia, lo spettacolo di trans e drag queen del coreografo belga Alain Platel che, presentato in un piccolo locale, è diventato un successo internazionale, portando i suoi protagonisti in 25 paesi dei cinque continenti.
Come da tradizione non mancheranno
eventi collaterali legati all'arte, al teatro e alla letteratura, e proseguirà la
collaborazione con IED Firenze che dall'11 novembre al 4 dicembre ospiterà
"Queerlesque", uno spazio dove burlesque e cabaret si incontrano in stile performance art, mentre presso
Ireos sarà allestita dall'8 novembre al 3 dicembre la mostra
"Storie gay dei paesi miei", viaggio ironico e dissacrante attraverso l'iconografia gay.
Il Florence Queer Festival è organizzato dall’associazione Ireos - Centro Servizi Autogestiti per la Comunità Queer di Firenze, in collaborazione con Arcilesbica Firenze e Music Pool, con il contributo della Regione Toscana.Per maggiori info:
www.florencequeerfestival.itA.T.