Martedì 19 febbraio andrà in scena il monologo "La spremuta", di Beppe Casales, all'ExFila di Firenze (via Leto Casini, 11) alle ore 21.
Una narrazione teatrale sui fatti di Rosarno dove, il 7 gennaio 2010, i migranti lavoratori si ribellano. Gli africani, dopo anni di violenze e sfruttamento reagiscono e alzano la testa. In due giorni si consuma tutto: scontri con la polizia, la caccia al nero, e infine lo sgombero. I media nazionali sottolineano che la mafia non c'entra, ma dire che la mafia non c'entra in Calabria è una bugia. La mafia c'entra eccome, non solo in Calabria. Nei fatti di Rosarno si concentrano tre nodi fondamentali che stringono al collo l'Italia, e che prima o poi bisognerà avere il coraggio di sciogliere: il rapporto coi migranti, la mafia e il concetto di lavoro. L'Italia è spremuta da mani violente, da molte mani. Il coraggio di chi non vuole più girare la testa, di chi pensa che vivere esiga più dignità deve essere imitato, non temuto. Ingresso euro 5, riservato soci Arci
Beppe Casales fa teatro dal 1998 e ha lavorato tra gli altri con Toni Servillo, Michela Cescon, Anna Bonaiuto. Ormai da anni scrive e interpreta monologhi di teatro civile in tutta Italia.
Lo spettacolo "La Spremuta" è il primo degli appuntamenti con Rumori Fuori Scena: una rassegna di teatro indipendente promossa da Arci Firenze e Exfila.

Maggiori info: www.exfila.it | www.arcifirenze.it

L.B.