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venerdì 19 aprile 2024

''Il tempo in cui l’uomo era un albero'', evento speciale nel Parco di San Salvi

13-09-2014

All’interno dell’Estate fiorentina, l’Estate a San Salvi a cura dei Chille de la balanza si concluderà sabato 13 settembre con la LRAC (Libera Repubblica delle Arti e delle Culture), giunta all’ottava edizione. Con l’obiettivo di provare a salvare il Parco di San Salvi, l’ex-città manicomio di Firenze, il tema scelto per il 2014 è: “Il tempo in cui l’uomo era un albero”, citazione di un poema di Antonin Artaud che invitava l’uomo a ritrovare la purezza dell’albero e a con-fondersi con esso.

Il Parco di San Salvi è una delle più importanti aree verdi di Firenze, nella quale trovano spazio alcune migliaia di alberi, comprese alcune specie esotiche.
Nel presentare lo special event conclusivo i Chille hanno detto: "Perché il sogno di una notte possa diventare realtà ci vorrebbe un miracolo. Noi abbiamo solo la forza poetica di farvi vedere per una sera come potrebbe essere San Salvi…un posto dove buon giorno vuol dire veramente buon giorno".

Per fare ciò, l'intera area di San Salvi (che misura oltre trenta ettari) sarà invasa - dalle ore 18 alle ore 1 di sabato - da teatro, musica, arti visive, performance e dalla proiezione di un breve film intitolato Fotografie d’amore con Erode” di Luca Ferro. Questa rara pellicola, girata nel 1987, narra dell’amore nato tra Costanza Caglià e Torello Vannucci (Erode) entrambi ricoverati a San Salvi, nato proprio da un incontro nel vecchio cinema teatro di cui oggi i Chille chiedono a gran voce la ristrutturazione. Per restituire la bellezza di questo momento, raccontato dalla stessa Caglià, i Chille hanno deciso di proiettare il film proprio sulla facciata del vecchio cinema-teatro. Qui Marcello Mastroianni girò nel 1975 “Per le antiche scale”, diretto da Mauro Bolognini. Mastroianni rimase molto colpito dal manicomio allora in piena attività e dall’umanità delle persone che lì vivevano, e volle regalare ai “matti” alcune centinaia di alberelli, che oggi fanno bella mostra nel parco dell’ex-manicomio.

Una Repubblica (come quella che prenderà vita all'interno del Parco di San Salvi) deve pur avere una sua moneta e nella LRAC c’è il Salvino: moneta dell’Arte e della Follia, disegnata da Amedeo Lanci.

L’ingresso alla festa è libero
, ma sabato 13 settembre tutto, ma proprio tutto, costerà 1 Salvino: opere d’arte, ma anche panini e birra. Questa moneta, in puro clima dadaista, si ottiene girando una sola volta una ruota della fortuna, che ne determina il cambio… variabile: infatti con 10 euro si potranno ricevere 1, 2 o 5 salvini a seconda del caso! Presto i Salvini finiranno, ed allora (forse) solo gli artisti ne avranno in gran quantità: un vero mondo all’incontrario.

La Festa comincia con l’invito ad arrivare in bicicletta: appuntamento al cancello dell’ex-manicomio alle ore 18. Ed è ricca di situazioni anche per ritrovare la “San Salvi km. 0” (colonia agricola con vigna, bestiame, etc..): così in un cortile si farà il pane, altrove si pianteranno semi, e ancora ci sarà una corte della memoria per ricordare cos’era il manicomio, si racconteranno storie sugli alberi e agli alberi, si costruiranno oggetti e giocattoli sul tema, partendo da materiali di recupero, e tanto altro ancora.

La Libera Repubblica delle Arti è aperta alla partecipazione di tutti. Chiunque può proporre qualcosa. Per informazioni, per iscriversi come Artista (gratuitamente!), ma soprattutto per prenotare (e i Chille lo consigliano vivamente):
tel. 055 6236195, o www.chille.it

LB