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giovedì 25 aprile 2024

Le opere di Mario Artioli Tavani e Gianfranco Zazzeroni in mostra a Palazzo Medici Riccardi

05-05-2015
Da martedì 5 al 26 maggio dalle 9.00 alle 19.00, presso Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 3 a Firenze, si apre "Emozioni di forme e colori". Una mostra di arte contemporanea curata dal critico d'arte Anita Valentini, con ingresso gratuito, che coniuga la scultura di Mario Artioli Tavani con la pittura e le incisione di Gianfranco Zazzeroni. Una rassegna di cinquanta opere, organizzata dall’Associazione Toscana Cultura e patrocinata dalla Città Metropolitana di Firenze, dal Comune di Firenze, dalla Regione Abruzzo, e dai Comuni di Vaiano, Cantagallo, Pescara e Montesilvano.
La curatrice scrive: "Il fare di Mario Artioli Tavani artista e performer, che ha scelto a sua materia d’elezione il ferro, è sempre e comunque quello dello scultore, di creatore di oggetti tridimensionali che vivono sotto gli effetti mutevoli della luce e in stretta correlazione con lo spazio circostante. Egli ha manifestato sempre una radicata nostalgia per lo spazio infinito ed il Cosmo, per l’origine della vita e l’eterno susseguirsi dei tempi che scandiscono il divenire del creato, identificando l’essenza dell’essere nel divenire greco. La sua mano si mette in relazione con la Società, la Scienza, la Natura e la Filosofia e con il processo di continuità nel quale sta il senso unico, santo, della vita". 
Della mostra di Gianfranco Zazzeroni, Anita Valentini scrive: "si tratta di dipinti e carte che parlano di una dimensione estetica, basata, come per le più potenti avanguardie storiche, sul colore e sull’energia dinamica dei segni. Colore innanzitutto, espressione di un mondo interiore legato a sensazioni e sentimenti personali, ad un diario intimo di riflessione sul proprio io. In tutte le opere del pittore si incontrano colori forti, vivaci, le tinte della gioia di vivere, della speranza, della positività, riprese e rivisitate più e più volte, a descrivere un percorso costituito da diverse tappe, in cui, dopo una sosta meditativa, egli riparte verso nuove mete. Ed anche per contrasto - così è la vita ! - i colori cupi, freddi, il non colore nero perché, comunque sia, il male incombe sempre su di noi e in noi, che dobbiamo contrastarlo una volta riconosciuto.
La ricerca ci porta attraverso pulsioni turbinanti, accelerazioni che poi rallentano, si ricompongono in un progressivo ordine ed, infine, assumono nuovamente densità e spessore, come flussi affettivi, allusivi di proiezioni interiori. La spazialità, se considerata nel senso rinascimentale del termine, è azzerata, poiché è intesa dall’artista come elemento di fuoriuscita, di coinvolgimento, di partecipazione verso l’esterno. Le pennellate organiche sono pure".

Per avere maggiori informazioni: www.palazzo-medici.it  

M.V.