Da domenica 10 maggio fino al 7 giugno, la Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti ospiterà la mostra "Nino Tirinnanzi. Metafisica della Bellezza".
L'esposizione, nelle sale dell'Andito degli Angiolini, rivisita l'intero percorso artistico del pittore toscano attraverso quaranta opere, fra capolavori noti e ritrovamenti recenti, che permetteranno di riconsiderare e comprendere al meglio la complessa figura di Tirinnanzi nato a Greve nel 1923.
Come sottolineato durante la presentazione dal curatore Giovanni Faccenda: "Un importante passo per riproporre i lavori di uno dei pittori più significativi del secondo Novecento. Un vero e proprio protagonista della Generazione dei Venti e della pittura italiana. Un artista originalissimo, esclusivo e geniale, al punto di diventare anomalo in qualunque ambito lo si collochi".
La mostra fiorentina, organizzata a pochi mesi di distanza dalla grande rassegna allestita al Chiostro del Bramante a Roma, presenta una serie di opere che approfondiscono tutti gli aspetti più peculiari del lavoro di Tirinnanzi: dalle nature morte ai paesaggi del Chianti, dagli interni urbani ai ritratti tanto amati da Eugenio Montale, tra i quali spiccano quelli realizzati dall'artista a un gruppo di ragazzi magrebini durante un suo soggiorno in Marocco.
L'esposizione verrà inaugurata sabato 9 maggio alle ore 18.00 alla presenza del curatore Giovanni Faccenda, che per l'occasione presenterà il primo volume del "Catalogo Generale delle Opere di Nino Tirinnanzi", risultato di anni di catalogazione delle opere dell'artista toscano grazie alla collaborazione con l'associazione "Amici di Nino Tirinnanzi".

Orario: da martedì a domenica, ore 10.00 – 19.00. Chiusura lunedì.
Ingresso libero.
Info: www.polomuseale.firenze.it

Viola Fioravanti