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giovedì 28 marzo 2024

''Sterminio e stermini. Shoah e violenze di massa nel Novecento''

19-05-2011
Giovedì 19 maggio 2011 alle ore 17.30 sull’Altana Vista Duomo della Biblioteca delle Oblate (via dell’Oriuolo 26) per Ipertesti, finestre di approfondimento culturale a cura di Cooperativa Archeologia, si terrà la presentazione di "Sterminio e stermini. Shoah e violenze di massa nel Novecento", a cura di Dimitri D'Andrea e Renata Badii. Oltre agli autori, saranno presenti i docenti Marcello Buiatti, Sergio Caruso, Francesco Margiotta Broglio, Enrico Rossi, Presidente della Regione Toscana, autore dell’introduzione, e Ugo Caffaz – coordinatore del 150° Unità Italia in Toscana. Quali sono le origini del male genocidiario? Quali forme di agire possono porre un argine al dilagare della violenza di massa, o, una volta che questa sia esplosa, cercare di cicatrizzarne le ferite? Come tramandare il ricordo di una catastrofe dopo che sono scomparsi gli ultimi testimoni? Come immaginare l'inimmaginabile? Su questi interrogativi il volume propone una riflessione in cui il rigore scientifico e il confronto con le più recenti acquisizioni della storiografia e delle scienze umane e sociali si uniscono alla volontà di contribuire alla formazione di un'opinione pubblica consapevole e informata come antidoto decisivo alla barbarie. "Lo stupore perché le cose che viviamo sono 'ancora' possibili nel ventesimo secolo", scriveva Walter Benjamin, "non è filosofico. Non sta all'inizio di alcuna conoscenza se non di questa: che l'idea di storia da cui deriva non è sostenibile". Il Novecento si è concluso, ma stermini e genocidi gli sono sopravvissuti. In un tempo in cui la memoria della Shoah e delle altre violenze di massa del ventesimo secolo rischia di ripiegarsi in forme vuotamente retoriche o celebrative, interrogare la natura dello sterminismo e del male politico a partire dal suo limite estremo, Auschwitz, e individuarne, con uno sguardo interdisciplinare e comparativo, le radici psicologiche e sociali, economiche e culturali, antropologiche e istituzionali, non è soltanto un compito conoscitivo, ma un imperativo morale che nasce dalla consapevolezza che "è accaduto e può accadere ancora". Ingresso libero. Per informazioni: www.lospaziochesperavi.it