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venerdì 29 marzo 2024

''Il libro cuore ed altre storie'' di Angelo Savelli e Lucia Poli al Teatro di Rifredi

16-02-2012

Dal 16 al 25 febbraio 2012 al Teatro di Rifredi a Firenze sarà in scena lo spettacolo "Il libro cuore ed altre storie" di Angelo Savelli e Lucia Poli con Lucia Poli, Massimo Grigò e Francesco Franzosi. Un’irresistibile Lucia Poli, che cambia personaggi e look prendendo a prestito da Stefano Benni i testi di strepitosi, gustosissimi assoli, accompagna un fine drammaturgo come Angelo Savelli in questo tributo allo sbeffeggiatissimo Cuore di De Amicis, riletto con ironia sarcastica e ammiccante e con goduriosa ferocia satirica ma anche, in fondo, con sottile nostalgia... Una perlustrazione disincantata e divertente tra banchi e cattedre della scuola italiana di ieri e di oggi; una delle produzioni più importanti nate in occasione dei 150° anniversario dell'Unità d'Italia che sarebbe doveroso far vedere a studenti e professori. In una giornata di maggio del 1923, a Torino, Enrico Bottini e Carlo Nobis, due ex alunni della scuola elementare Baretti, s’incontrano ad un allenamento di scherma. I due si riconoscono e, anche se controvoglia, finiscono per abbandonarsi ad una colorita rimpatriata nella loro infanzia scolastica, mentre in scena si materializzano i fantasmi dell’opprimente madre di Enrico e della patetica maestrina dalla penna rossa. Ma la distanza da quei giorni permette ora ai due uomini di mescolare il naturale rimpianto per la gioventù passata con uno sguardo critico verso il buonismo ed il moralismo di quella scuola; sguardo che riprende le impertinenti critiche già mosse da Umberto Eco al libro di De Amicis e che ci mostra la trasformazione della retorica dei valori fondanti della neonata Italia Unita in retorica bellicista dell’Italia fascista. Dieci riforme più tardi, la scuola italiana dell’autonomia, del federalismo, della globalizzazione, ha rinunciato ad ogni immagine unificante e ad ogni missione formativa nazionale. Sulla scena assistiamo allora, grazie anche al contributo della pungente penna di Stefano Benni, alla comica esibizione, quasi cabarettistica, di una serie di buffi presidi, funzionari e professori impegnati in un disperato sperimentalismo permanente. E intanto gli alunni cercano rifugio da questo caos surreale chi nel cinismo giovanilistico e chi in uno strategico autismo. Dopo aver oscillato tra comicità, parodia e satira, lo spettacolo si conclude delicatamente con le note di Paisiello e le parole di Pasolini. Per informazioni: www.toscanateatro.it