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venerdì 29 marzo 2024

Convegno ''Cambiamenti climatici in Toscana: segnali e prospettive''

28-05-2010
Venerdì 28 maggio 2010 presso l’Accademia di Scienze Forestali in Piazza Edison 11 di Firenze (ore 9.30/13.00) si svolgerà il Convegno "Cambiamenti climatici in Toscana: segnali e prospettive" durante il quale saranno chiamati ad esprimere il loro parere studiosi di Climatologia, di Scienze Forestali, di Botanica, di Agronomia, di Zoologia. Oltre all’Associazione Pro Natura, il convegno è promosso e patrocinato dall’Anfor (Associazione Nazionale Forestali) e dall’Accademia di Scienze Forestali. Nel corso degli ultimi anni le posizioni sul clima da parte della comunità scientifica sono state molto diversificate. C’è chi sostiene che ormai i cambiamenti climatici siano una realtà certa e che sul nostro pianeta si registrino temperature medie molto superiori a quelle di duemila anni a questa parte: secondo questi studiosi il riscaldamento globale è dovuto alle attività umane e al massiccio utilizzo di combustibili fossili. L'immissione annua nell'atmosfera di sette miliardi di tonnellate di carbonio, causata dalla combustione di prodotti fossili, e dalla distruzione delle grandi foreste equatoriali provocherebbe la siccità nella stagione estiva e piogge torrenziali nel periodo autunno-inverno. Ai sostenitori della tesi secondo cui i mutamenti siano da imputarsi a cause antropiche, si contrappongono coloro che invece imputano le variazioni climatiche ad eventi naturali e ciclici. Durante le ere glaciali i ghiacciai, espandendosi e ritirandosi sulla crosta terrestre, hanno modificato il regime delle precipitazioni. Anche il sole, che ha mutato nel tempo le sue emissioni, ha contribuito a cambiare il clima sul nostro pianeta. In tempi recenti si è scoperto che anche le eruzioni vulcaniche diminuiscono le radiazioni solari e contribuiscono alla distruzione della fascia d'ozono: le polveri vulcaniche a contatto con gli strati più elevati dell'atmosfera, innescano reazioni chimiche simili a quelle cagionate dai clorofluorocarburi. Secondo questa tesi le emissioni di anidride carbonica causate dalle attività umane inciderebbero di appena un 6,7% sull’atmosfera, non avendo ripercussioni significative sul clima. Più cautamente altri osservatori e studiosi ritengono invece che il grado di conoscenza scientifica sui cambiamenti climatici sia oggi molto basso e che non sia possibile capire in che percentuale l’uomo e la natura agiscano ed interagiscano sul clima. Nel convegno del 28 maggio si parlerà naturalmente dei cambiamenti climatici in Toscana. L’obiettivo del Convegno è quello di stabilire dei punti fermi, riguardanti i “segnali” di mutamento climatico che le varie discipline già oggi possono individuare negli ecosistemi della nostra Regione, e di ipotizzare le linee di tendenza che tali fenomeni potranno seguire nel medio – lungo periodo. Si segnalano per la notorietà in ambito scientifico il Dottor Massimo Faccoli (Università di Padova, Dipartimento di Ricerca Agraria) e Marco Bindi (agronomo, già membro dell’Osservatorio mondiale sui cambiamenti climatici). L’incontro (cui seguirà un branch per i partecipanti) si svolgerà dalle ore 9,30 alle ore 13 e sarà aperto a tutti i cittadini. In particolare, saranno invitati ad assistere gli studenti delle Scuole Medie Superiori e quelli universitari.