Rischi del mondo digitale. Dallo studio su un campione di 1092 studenti toscani delle scuole medie inferiori e superiori emerge che uno dei pericoli più frequenti tra i ragazzi che frequentano Internet è il “cyberbullismo” o bullismo elettronico, nuova modalità di aggressione tra ragazzi e ragazze mediante cellulari e rete. Il fenomeno, infatti, nel caso esaminato, ha una presenza significativa con oscillazioni dal 5-6% al 30% a seconda della tipologia di attacco, della gravità del comportamento e della sua natura ripetuta. E’ quanto si ricava da una ricerca - di prossima pubblicazione sulla rivista scientifica “Cyberpsychology, Behavior and Social Networking” – a cura del team di Ersilia Menesini, associato di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione dell’Università di Firenze. Su questo tema e sulla possibile influenza delle nuove tecnologie (Internet, computer, telefono cellulare) sul processo di crescita dei bambini e degli adolescenti giovedì 21 ottobre all’Università di Firenze si svolge il convegno internazionale “Generazione sempre connessa: rischi e potenzialità delle nuove tecnologie” (Aula Magna, piazza San Marco, 4 – dalle ore 9), organizzato dalla facoltà e dal dipartimento di Psicologia. “Attraverso queste nuove forme di comunicazione (social network, forum, blog, pagine web, messaggistica istantanea) – spiega Menesini, curatrice del convegno - passa oggi parte del consenso sociale e l’organizzazione di forme di protesta o di espressione di volontà dal basso. Anche a livello relazionale Internet e la rete hanno assunto un ruolo sempre più importante. Le nuove generazioni – continua Menesini - sono immerse in questa cultura. E il loro mondo si espande, da un contesto tradizionale familiare e scolastico, fatto di relazioni faccia a faccia verso un villaggio globale, in cui accanto a molte potenzialità possono esserci anche rischi ed insidie”. Il fenomeno del cyberbullismo, in particolare, include diverse tipologie di comportamenti, come le offese, le maldicenze in contesti virtuali, l’esclusione da gruppi online, il postare foto o immagini imbarazzanti e l’appropriazione di password o di informazioni private di altri. “I dati di cronaca – anticipa Menesini - ci danno conto del quadro allarmante di questi fenomeni: coloro che subiscono sono schiacciati da un peso insopportabile, il bullismo che corre sul web rovina la vita di molti ragazzi e ragazze”. Si parlerà, fra l’altro delle strategie di contrasto del cyberbullismo operate dalla polizia postale italiana, di un percorso di prevenzione realizzato in alcune scuole toscane, del ruolo del web nella prevenzione dell’emarginazione sociale e del bullismo omofobico. Saranno presentate anche alcune esperienze europee ed extraeuropee. Il programma completo è disponibile su www.unifi.it/upload/sub/notizie/Convegno_Generazione_sempre_connessa_21102010.pdf 
L’incontro sarà disponibile in diretta video online su www.csiaf.unifi.it/mod-MDVideo.html