Fare un bilancio sulla nuova figura professionale dell’
operatore di pace e sulle sfide che incontra nel suo percorso umano e professionale, approfondire i codici di condotta e le buone pratiche, condividere esperienze e problematiche in dialogo con esperti, attivisti, studenti, peacekeeper professionisti e aspiranti tali. Sono questi i temi oggetto del
seminario “Operatori di pace in ambito internazionale: profili, principi e criticità” in programma
lunedì 13 giugno 2011 alle ore 15.30 presso il
Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Firenze (Via Laura, 48, III piano, Aula Altana), organizzato insieme all’associazione Centro Studi Difesa Civile, all’interno della campagna nazionale di studio e supporto alle attività di Nonviolent Peaceforce, organizzazione non governativa che promuove interventi civili di pace in zone di conflitto armato. “Nell’incontro – spiega Giovanni Scotto, docente del corso di laurea dell’Ateneo fiorentino ‘Sviluppo economico, cooperazione internazionale, sociale e sanitaria e gestione dei conflitti’ – si tratteranno alcuni nodi critici dell’azione dell’operatore di pace, come il rapporto con le forze armate o le relazioni con le controparti locali. Ricordo che a Firenze da dieci anni è presente un’offerta formativa specifica su questi temi e sono nostri laureati Maurizio Geri e Guido Gabelli, che nel seminario racconteranno le loro esperienze in Sri Lanka, Nepal, Messico e Filippine”. Fra i relatori, oltre lo stesso Giovanni Scotto, Luisa Del Turco (Centro Studi Difesa Civile), Martina Pignatti Morano (Università di Pisa) e Fabio Cea, operatore di pace sulla striscia di Gaza. Il programma completo è su
www.nonviolentpeaceforce.it