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venerdì 19 aprile 2024

17 giovani vincitori del “Premio Ricerca Città di Firenze”

26-07-2011
Il patrimonio culturale immateriale del territorio fiorentino; le diseguaglianze sociali e la salute a Firenze; la cultura come fattore di sviluppo e crescita sostenibile; gli uomini e il governo della città nella Firenze del dopoguerra. Sono solo alcuni dei temi affrontati dai 17 giovani vincitori del “Premio Ricerca Città di Firenze”, concorso promosso dall’Università di Firenze e cofinanziato dal Comune, premiati con altrettanti assegni di ricerca durante una cerimonia nella Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio con il sindaco Matteo Renzi e il rettore Alberto Tesi. E’ la prima volta che Palazzo Vecchio interviene direttamente nel settore della ricerca universitaria e lo fa in un settore, quello delle scienze umanistiche e sociali, che tradizionalmente ha minore accesso ai finanziamenti privati. Un decisione presa dalla giunta nell’aprile scorso con una delibera presentata dall’assessore all’Università Cristina Giachi, con l’obiettivo da un lato di sopperire in qualche modo ai pesantissimi tagli governativi all’ateneo, in particolare nel settore della ricerca; e dall’altro sostenere lo sviluppo di Firenze nel campo dell’alta formazione, dove la città occupa un posto di rilievo e può avere grandi potenzialità. Il Comune ha avuto un ruolo attivo anche nella selezione dei lavori: delle commissioni giudicatrici infatti hanno fatto parte come membri esterni anche Ornella De Zordo, Valdo Spini e Giampiero Gallo, docenti universitari e consiglieri comunali. “Credo che Firenze debba essere sempre di più una città universitaria - ha detto il sindaco Renzi - e per esserlo abbiamo bisogno di momenti di incontro con l’università, con la quale abbiamo già realizzato diverse iniziative perché gli studenti universitari si sentano a casa loro quando vengono a Firenze. L’università non è da considerare un corpo a sé stante, ma una realtà fondamentale per la città con tutta la sua autonomia e autorevolezza”. “Oggi abbiamo dato un piccolo segnale - ha continuato - La consegna degli assegni è infatti un segno concreto perché se a livello nazionale il governo è spesso accusato di tagliare la ricerca, è importante che a livello locale il Comune faccia la propria parte. Mi piace pensare - ha concluso il sindaco - che con l’iniziativa di oggi arrivi un segno di speranza per dire che Firenze ha bisogno di persone che le vogliono bene e ha bisogno anche di dimostrare che vuole bene a chi si mette in gioco, a chi ha voglia ancora di provarci, a chi continua a credere nel coraggio e nella ricerca”. Da parte sua, l'assessore Giachi dopo aver richiamato l’attenzione "sulla bellezza della Sala degli Elementi e sulla passione e libertà creativa che vi si respirano e che dovrebbero connotare sempre il lavoro del pensiero, sia degli artisti sia degli studiosi" ha aggiunto che “il Premio ricerca Città di Firenze nasce grazie alla stretta collaborazione tra due macchine amministrative complesse, e vuol celebrare un rinnovato sodalizio tra la città e il suo ateneo alla conquista di un futuro comune”. Ecco i vincitori degli assegni di ricerca: Martino Rossi Monti, Elisa Martini, Stefania Lucchesini, Caterina Di Pasquale, Gabriele Taddei, Irene Biemmi, Chiara Giatti, Giovanni Zago, Matteo Mazzoni, Sergio Gilotta, Francesca Tamburi, Giulia Mascagni, Serena Chimichi, Flavia Barsotti, Serena Sileoni, Francesco Capone, Alessandra Frontani. L’attività del “Premio Città di Firenze” non è finita oggi: nei giorni scorsi la Firenze University Press (FUP) dell'ateneo fiorentino, sempre in collaborazione con l'assessorato all'Università, ha bandito la sezione ‘pubblicazioni’ del premio. Anche in questo caso la finalità è sostenere la ricerca scientifica nell’ambito dell’area umanistica e delle scienze sociali, e di promuovere le attività di ricerca dei giovani studiosi: è infatti prevista la pubblicazione di 16 monografie inedite (in italiano o in altra lingua) presentate da giovani studiosi, che saranno scaricabili in edizione digitale integrale attraverso il Catalogo on-line della Firenze University Press, nonché in tutte le forme che l'editore riterrà opportune per aumentarne la diffusione.

(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)