Città di Firenze
Home > Webzine > Tra moda e cultura, “La bigiotteria tedesca fra Ottocento e Novecento”
venerdì 26 aprile 2024

Tra moda e cultura, “La bigiotteria tedesca fra Ottocento e Novecento”

21-11-2012
Collane, bracciali, anelli e orecchini in ferro realizzati in Germania hanno segnato la moda in tutta Europa fin dai tempi di Bismarck e sono stati da allora molto ambiti dal pubblico femminile. Su La bigiotteria tedesca fra Ottocento e Novecento terrà due lezioni il 21 e 22 novembre 2012 (ore 10 – 13) a Prato presso la sede universitaria (Piazza Ciardi 25, rispettivamente nell’Aula 140 e nell’Aula 103) Johannes Tripps, docente di Storia delle arti applicate e Museologia della Hochschule für Technik, Wirtschaft und Kultur di Leipzig. Il tema sarà inserito nel quadro storico-culturale della Germania dell'epoca e sarà affrontato tenendo conto degli aspetti estetici e stilistici, oltre che delle tecniche di esecuzione. L’iniziativa è stata promossa da Isabella Bigazzi, docente di Storia del costume dell’Ateneo fiorentino, nell'ambito di un accordo di cooperazione internazionale fra le Università di Firenze e di Leipzig e del Life Long Learning programme. Nella Germania dell'Ottocento, dove l'industria metallurgica era il principale settore trainante dell'economia, si producevano gioielli e bijoux in ferro e in acciaio di grande bellezza mediante tecniche che rendevano soprattutto l'acciaio particolarmente brillante. Su una montatura forata si inserivano a pavé dei chiodini con la testa sfaccettata che riflettevano la luce come se fossero brillanti. La loro bellezza era tale che potevano essere sostituiti ai bijoux in strass, o addirittura ai veri e propri gioielli perché, diventando di moda, erano particolarmente ambiti. Altri gioielli e bijoux erano realizzati con sorta di filigrane metalliche,o a stampa, spesso associate a pietre o a cammei. La produzione è conosciuta come "Ferro di Berlino". Questo tipo di oggetti è molto raro sul mercato attuale, ma ve ne sono esemplari considerevoli per qualità in collezioni e musei. Johannes Tripps, che è anche docente all’Università di Heidelberg, ha lavorato presso la sezione di Arti applicate del Museo storico di Berna. Successivamente ha insegnato per alcuni anni Storia comparata dell’arte europea alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze ed ha siglato con il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo di Firenze un accordo internazionale per la ricerca scientifica e l’attività didattica, iniziato da Isabella Bigazzi ancora membro del team di ricerca, ed attualmente coordinato dal professor Fulvio Cervini.

(fonte: Ufficio Stampa - Università di Firenze)