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mercoledì 24 aprile 2024

L’eredità scientifica e l’impegno civile di Carlo Pucci a dieci anni dalla scomparsa

24-05-2013
Una giornata di studio per ricordare l’eredità scientifica e l’impegno civile di Carlo Pucci a dieci anni dalla scomparsa. L’iniziativa è organizzata dall’Università di Firenze, l’Unione Matematica Italiana e la Fondazione Ernesto Rossi – Gaetano Salvemini venerdì 24 maggio 2013 in Aula magna (ore 10.30, piazza San Marco). Il convegno, che sarà introdotto dal rettore Alberto Tesi, vuole invitare a una riflessione sull’opera di Pucci che diede un forte impulso allo studio delle discipline matematiche relegate a un ruolo marginale durante il ventennio fascista. Fin dalla gioventù Pucci, fiorentino, fu animato da una intensa passione civile, influenzato soprattutto dallo zio materno Ernesto Rossi, e prese parte alla resistenza, arruolandosi anche come volontario nell’esercito di liberazione. Finita la guerra Pucci completò gli studi universitari nel 1949. All’inizio degli anni Sessanta divenne ordinario di Analisi matematica presso l’Università di Catania, dove restò un anno, per essere poi trasferito a Genova e infine a Firenze dove concluse la carriera accademica. Pucci fu presidente del Comitato per la matematica per il Consiglio Nazionale delle Ricerche (dal 1972 al 1976) e dell’Istituto Italiano di Alta Matematica negli anni Novanta. La passione di studioso fu sempre affiancata da una forte attenzione verso la vita politica del Paese. Testimonianza di questo impegno, che lo collocò vicino all’area del Partito d’Azione, fu l’istituzione della Fondazione Ernesto Rossi-Gaetano Salvemini che dotò di un lascito personale.