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giovedì 18 aprile 2024

Università di Firenze: accordo con Ateneo del Marocco per nuova Scuola di Architettura

27-01-2016
Il Rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei ha firmato a Roma, presso il MIUR, un accordo di collaborazione culturale e scientifica con Mostapha Bousmina, Rettore dell'Universitè Euro-Méditerranéenne de Fès (UEMF), dove sarà aperta una sede della Scuola di Architettura d'intesa con l'Ateneo fiorentino. 

"Le fondamenta sulla quali costruire un futuro di cooperazione sono rafforzate dalla nostra comune matrice culturale, che trae origine dalle eccezionali testimonianze del passato, come i siti archeologici, l'architettura, le opere d'arte e l'intero patrimonio culturale che rende l'area del Mediterraneo unica al mondo": con queste parole il rettore Dei ha commentato l'inizio della collaborazione, che permetterà di valorizzare il patrimonio culturale comune e di sviluppare attività di ricerca e di formazione superiore congiunte. L'intesa prevede lo scambio di docenti, ricercatori, studenti e personale tecnico amministrativo, oltre che dei prodotti della ricerca scientifica dei due atenei coinvolti.

La firma dell'accordo si è svolta alla presenza del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini e del ministro dell'Istruzione superiore, della Ricerca scientifica e della Formazione dei quadri del Marocco, Lahcen Daoudi. "Firenze e la sua Università - ha sottolineato ancora il rettore Dei durante l'incontro - hanno una grande tradizione di studi che affrontano la conservazione e la valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale dal punto di vista tecnologico, storico, scientifico, umanistico e sociale". Il rettore ha poi aggiunto: "Viviamo in un mondo assai complesso e ricco di contraddizioni, un mondo globalizzato difficile da governare. Le tensioni sono talvolta drammatiche ed esigono cultura, formazione, istruzione e i lumi della ragione, per evitare che irrazionalità e fanatismo trovino alimento. L'accordo firmato oggi - ha concluso Dei - contribuisce a costruire le condizioni per l’alta formazione di centinaia di giovani ed è il modo migliore per vincere la battaglia per un futuro in cui i Paesi collaborino e si sostengano alla pari, nella convinzione che cooperazione e solidarietà sono il motore del benessere dei popoli".

(Fonte: Università di Firenze)