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venerdì 26 aprile 2024

Informagiovani Firenze: il lavoro alla pari

29-07-2016
Se ami i bambini e stai cercando un'esperienza all'estero per migliorare la conoscenza di una lingua, il lavoro alla pari in un Paese straniero può essere la scelta giusta per te.

Con l'espressione francese "Au pair" si intende un periodo di permanenza presso una famiglia straniera, durante il quale un giovane si occupa della cura dei bambini e di alcuni lavori domestici (sono esclusi i più pesanti). In cambio riceve vitto, alloggio e una piccola retribuzione settimanale per le spese personali e che varia da Paese a Paese. Il giovane non dovrà quindi pagare alcun affitto e prenderà parte ai pasti insieme all’intero nucleo famigliare, diventandone a tutti gli effetti un nuovo membro. Durante il soggiorno l'au pair deve disporre di tempo sufficiente per seguire corsi di lingua e conoscere meglio la cultura del posto; deve inoltre avere la possibilità di partecipare, se lo desidera, alle funzioni della propria religione. Il giovane ha infine diritto a un giorno libero alla settimana e a una settimana di vacanza ogni sei mesi di lavoro. La collocazione alla pari è generalmente rivolta alle ragazze, ma ci sono Paesi che offrono possibilità di lavoro per i candidati di sesso maschile sono Francia, Paesi Bassi e Paesi Scandinavi.

Requisiti
Età compresa tra i 18 e i 30 anni, ma esistono variazioni a seconda dello Stato di destinazione (in Inghilterra, ad esempio, l’età massima dell’au pair è di 27 anni, mentre negli Stati Uniti non supera i 26);
Conoscenza base (almeno a livello scolastico) della lingua del Paese ospitante
Essere nubili/celibi e senza figli;
Diploma di scuola media secondaria di secondo grado.
Requisiti preferenziali sono esperienze precedenti e documentabili nella cura dei bambini; spesso è richiesta la patente di guida e i fumatori non sono graditi.

Tipologie
Esistono diverse tipologie di lavoro alla pari e che variano a seconda della quantità di ore lavorative richieste dalla famiglia ospitante. La paghetta settimanale prevista per contratto varia dai 60 ai 120 euro in base alle presunte ore di lavoro; in ogni caso, se le ore di servizio superano quelle normalmente stipulate, la famiglia dovrà versare una cifra maggiore.
Le tipologie di lavoro alla pari sono le seguenti:
Au pair tradizionale: prevede un impegno di 5 ore di lavoro giornaliere più alcune serate di baby sitting e un giorno libero alla settimana (oltre a 2-3 pomeriggi e 3-4 sere di totale autonomia)
Demi pair: comporta un impegno nelle faccende domestiche per una media di 3 ore al giorno più 3 o 4 serate di baby sitting e un giorno libero settimanale
Au pair-plus o “pari più”: sono richieste 40 ore lavorative settimanali più 2-3 sere di baby sitting
Mother’s help o “aiuto madre”: consiste in un maggior impegno nei lavori casalinghi (50 ore circa settimanali) più 2-3 sere di baby-sitting a settimana.

Durata
Occorre offrire la propria disponibilità per un periodo che varia, a seconda delle Nazioni, da un minimo di due a un massimo di dodici mesi (eventualmente prorogabile per altri dodici). Le famiglie richiedono, di consuetudine, un soggiorno minimo di sei mesi, ma anche di nove o dodici, con partenza all'inizio dell'anno scolastico o a gennaio. Per periodi brevi (due-quattro mesi) durante l'estate o da agosto/settembre fino a Natale, le maggiori richieste provengono dalla Gran Bretagna (Inghilterra) e dall'Irlanda. In Spagna, Francia, Grecia, Germania, Austria occorre dare disponibilità per almeno tre mesi. Il periodo di permanenza dipende comunque dagli accordi presi con l'agenzia o direttamente con la famiglia ospitante.

Documenti necessari
Per un cittadino comunitario è possibile soggiornare in un altro Stato dell'UE senza alcuna formalità particolare (in alcuni Paesi occorre segnalare la propria presenza alle autorità locali) per un periodo di sei mesi, anche se, in alcune nazioni, il limite è fissato a tre. L'unico documento che un/a cittadino/a dell'Unione Europea (UE) deve presentare per il soggiorno alla pari in un altro paese membro, è un certificato medico di buona salute, datato al massimo tre mesi prima dell'inizio del soggiorno. Occorre, inoltre, una lettera di presentazione alla famiglia, redatta nella lingua del Paese in cui l'au pair vuole candidarsi, con indicazione degli interessi personali, degli studi compiuti e le ragioni per le quali si intende vivere questa esperienza.

Assicurazioni e assistenza medica
L'assistenza medica nei paesi dell'UE è garantita, e spesso gratuita, per un periodo di tre mesi. Con l'introduzione della TEAM - Tessera Europea di Assicurazione Malattia o European Health Card (più comunemente Carta Sanitaria Europea) è assicurata l'assistenza sanitaria alle stesse condizioni dei residenti, riducendo gli ostacoli burocratici e le barriere linguistiche. Si possono anche acquistare polizze assicurative private, che spesso vengono stipulate direttamente dalla famiglia ospitante.

Come diventare au pair
Per essere collocati alla pari è possibile rivolgersi alle organizzazioni private che operano nel settore. Si tratta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator, che fungono da intermediari tra gli interessati e le famiglie che vorrebbero ospitare un/una au pair. Tutte le agenzie italiane richiedono una tassa d’iscrizione e, solitamente, anche una quota di partecipazione al programma. La maggior parte delle agenzie che hanno sede all'estero, invece, non applicano alcuna tassa ai cittadini stranieri.
Ecco alcuni link utili per iniziare la vostra ricerca:
www.aupair.com
www.aupairworld.net
www.newaupair.com
www.iapa.org
www.myaupair.us


Puoi trovare altre informazioni, anche su corsi di formazione e offerte di lavoro, allo Sportello Informagiovani del Comune di Firenze: http://portalegiovani.comune.fi.it/pogio/jsp/politichegiovanili_publish/informagiovani.jsp