La
Fiorentina vince la terza partita consecutiva in
Europa League e si avvicina sempre di più alla
qualificazione ai sedicesimi di finale della competizione. A farne le spese è il
Pandurii, formazione proveniente dalla Romania e
battuta con un secco 3-0, risultato che mette in evidenza l'ampio divario tecnico tra padroni di casa e ospiti. Anche se, al momento del fischio d'inizio c'erano alcuni motivi di preoccupazione, su tutti la
vittoria di quattro giorni prima contro la storica rivale Juventus, ricordata più volte dai cori dei tifosi durante il match, che avrebbe potuto distrarre e rilassare i giocatori in campo. La squadra viola è entrata in campo con soltanto
Neto, Borja Valero, Tomovic e Gonzalo Rodriguez delle prime linee. A completare la formazione, a causa degli infortunati
Ambrosini e Gomez e dello squalificato
Pizarro, Montella ha inserito
Compper e Alonso in difesa, Mati e Bakic a centrocampo e Iakovenko, Matos e Joaquin in attacco.
A mettersi in evidenza sono stati due degli autori dei gol:
Joaquin e Matos. Lo spagnolo ha confermato il suo
buon momento di forma, già dimostrato contro i bianconeri, offrendo alcune buone accelerazioni sulla fascia destra e soprattutto realizzando una splendida rete nel primo tempo,
a dimostrazione di come finalmente sia riuscito a sbloccarsi anche a livello psicologico. Il giovane brasiliano ha impressionato anche stavolta l'allenatore e gli spettatori con una prestazione di sacrificio e con un gol che gli fa mantenere
la più che notevole media di un gol a partita in questa competizione europea. Autore della terza rete, il colombiano
Cuadrado, entrato al posto di Matos, con un
destro tagliente da posizione angolata e che si è visto poi negare la doppietta dalla traversa, così come Iakovenko, sfortunato nella sua prima partita da titolare. Gli ultimi minuti hanno visto la Fiorentina continuare a pressare gli avversari con convinzione, pur senza riuscire a realizzare il quarto gol.
L'unica nota negativa della serata riguarda Gonzalo, autore come suo solito di un'ottima prestazione, ma costretto a uscire per lasciare posto a Roncaglia per problemi muscolari.
Matteo Fabiani