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venerdì 19 aprile 2024

''Firenze per le Culture di Pace'' Edizione 2014

20-03-2014

"Forse non è lontano il giorno in cui tutti i popoli, dimenticando gli antichi rancori, si riuniranno sotto la bandiera della fraternità universale e(...)coltiveranno tra loro relazioni assolutamente pacifiche, quali il commercio e le attività industriali(...) Noi aspetteremo quel giorno".
In attesa che si realizzi il sogno delle parole ispiratrici e fiduciose di Ernesto Teodoro Moneta (giornalista e patriota italiano, unico dei nostri connazionali investito del premio Nobel per la pace), l' Associazione Un Tempio per la Pace avanza come testimone e portatrice di un messaggio di serenità, innalzando con forza lo stendardo di tutti quei temi che ci appaiono distanti e surreali, dai quali difendiamo il nostro sguardo vergine ed immacolato, cullandoci di inebriante noncuranza. Questa associazione nasce diciotto anni fa al Liceo artistico Leon Battista Alberti con l' obiettivo di coinvolgere ognuno di noi, attivisti ed oziosi, in una guerra, quella della pace, che non è nè merito nè percorso individuale, ma campo di battaglia comune, che si conquista impugnando le armi della legalità e della fratellanza. Un nome suggestivo, che fa appello alla nostra fantasia, ma che al tempo stesso richiama una volontà più che mai tangibile: la costruzione di un vero e proprio tempio, non mera venerazione di un' idea astratta, ma luogo d' incontro e lavoro al servizio di iniziative concrete per stimolare l' azione di ogni essere umano. Su questa scia si apre la nona edizione del premio "Firenze per le Culture di Pace", promossa da Un Tempio per la Pace e sostenuta dalla Regione Toscana, dal Comune e dalla Provincia di Firenze. Un riconoscimento internazionale che si propone come input per il concepimento di opere letterarie edite ( "Io credo. Dialogo fra un' atea e un prete" di Margherita Hack e Pierluigi Di Piazza si è aggiudicato la vittoria nel 2013) ed inedite; compresi due premi speciali: "Una Vita per la Pace" e "Un Progetto di Pace". Grazie alla collaborazione di Mario Ancillotti, il grande flauto solista fiorentino, e di una competente giuria di fama mondiale, per la prima volta questa iniziativa si avvale di una sezione musicale, scortando un linguaggio di comprensione universale fuori "dalla sua torre d' avorio". Un premio che si nutre di bellezza, quella vera, che non gradisce alcuna banalità, e che imbandisce di storie vive e passionali il tavolo di una giuria che "legge tra le righe più che le righe in sè", afferma Susanna Agostini. L' essenza ed il reale spessore dell' evento, come ricorda la Presidente della commissione Pace, si colgono durante la cerimonia di premiazione, nella quantità di partecipanti che affollano il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Inoltre, l' edizione 2014 si arricchisce della partecipazione di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, impegnata nella lotta contro le mafie, e della presenza nella nostra regione di una simbolica figura di dialogo e comunicazione quale il Dalai Lama, ospite a Livorno il 14 e il 15 Giugno. Così la città di Firenze stringe la mano ad un progetto che è al tempo stesso fonte di speranza e sollievo per lo spirito, assumendosi la propria responsabilità nella cura di un raccolto che richiede una lunga e paziente semina prima che il mondo intero possa risplendere dei suoi frutti; perchè come dichiara Marco Romoli, presidente di Un Tempio per la Pace, "la pace non si fa da sola" e "le lotte -afferma don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera- si fanno anche per la tutela della bellezza. E la bellezza si manifesta quando si ha la capacità di vivere con gli altri e per gli altri". Una bellezza, una sensazione di tranquillità e una cultura di convivialità delle differenze ( come il termine "culture" vuole suggerire) che l' arte, in tutte le sue forme, è in grado di sprigionare anche grazie al progetto di un' Associazione che prescinde da ogni vincolo politico e religioso, che si muove libera in un mondo che anela disperatamente ad una condizione di pace, pubblica ed interiore, forte di un credo laico ma al tempo stesso così profondamente spirituale.

"Chi prega è santo, ma è più santo chi fa" Giovanni Pascoli

Per informazioni: www.untempioperlapace.it


di Enrica Pulcinelli