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giovedì 28 marzo 2024

L'artigianato fiorentino vola a Philadelphia

07-10-2015

In occasione della Philadelphia Fashion Week si terrà "un evento che da un significato importante ai nostri gemellaggi", per usare le parole dell'assessore Mantovani.
In seguito al 50esimo anniversario del gemellaggio di Firenze con la metropoli statunitense, e al rinnovo dello stesso lo scorso ottobre, la sfida è stata provare a fare qualcosa di concreto per consolidare il rapporto tra le due città. "Il pensiero è andato subito agli artigiani, al loro saper fare" continua l'assessore alla cooperazione e alle relazioni internazionali, "È un'occasione molto importante perché avranno modo di rappresentare la nostra città, e sono sicura lo faranno in modo straordinario".

Grazie alla collaborazione tra la città di Philadelphia, il Comune di Firenze e PromoFirenze, dal 7 al 10 ottobre due rappresentanti della moda fiorentina, insieme ad un ex studente del Polimoda, esporranno e venderanno i propri prodotti ai grandi magazzini Macy's, che per l'occasione ha riservato loro la Ground Court.
Nello specifico, due sono gli artigiani fiorentini che parteciperanno a questo scambio culturale. La prima è Benedetta Maracchi, una giovane produttrice di borse in tessuto; il suo marchio, Marakita, dal 2009 fonde tradizione e innovazione in prodotti rigorosamente Made in Florence. Secondi, ma non per importanza, sono Giovanna Montauti e Luca Parri, proprietari e produttori dell'azienda di gioielli Picchiani & Barlacchi, che dal 1902 si fa apprezzare in tutto il mondo per i suoi prodotti Made in Italy.
Alle due rappresentanze fiorentine si aggiungerà Michael Mack, giovane americano che ha studiato al Polimoda di Firenze, e che tornato in patria ha fondato la Michael Grey Footwear. Come aggiunge la Mantovani, si tratta di "una promozione anche delle nostre università, e nello specifico della nostra moda fiorentina".

Questo evento, oltre a promuovere Firenze e i suoi mestieri più tradizionali e rappresentativi, sarà anche una grande opportunità di confronto tra culture diverse. Infatti, i nostri concittadini saranno ospitati da alcune famiglie statunitensi, e ciò renderà ancora più effettivo il gemellaggio tra Firenze e Philadelphia.
"Abbiamo la possibilità di mostrare ancora una volta ciò che i nostri maestri artigiani sono in grado di fare", conclude Claudio Bianchi, vicepresidente della Camera di Commercio e presidente di PromoFirenze, "È una sfida difficile in questo mondo globalizzato, ma penso che possiamo facilmente vincerla e rilanciare così il nostro territorio".

Elettra Rizzotti