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mercoledì 24 aprile 2024

Anniversario dell'alluvione di Firenze: i Quartieri cercano i vostri ricordi

04-11-2015
Il 4 novembre 2016, saranno ormai passati 50 anni, dall'Alluvione che colpì al cuore Firenze nel 1966. Alle prime luci del mattino il fiume Arno, dopo giorni di pioggia incessante, ruppe i suoi argini e invase con la sua furia tutte le vie del centro storico e della periferia. Nella sua terribile corsa fece ben 35 vittime di cui 2 bambini, senza risparmiare edifici storici, opere e campagne. Una tragedia che interessò senza riserve tutto il bacino idrografico del fiume da Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, il Casentino, la Provincia di Arezzo, il Mugello, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa a Empoli e Pontedera.  Ad aiutare la popolazione, schiacciata dal peso di detriti, melma e dolore, arrivarono da tutta Italia gli "Angeli del fango"; studenti, bagnini, lavoratori, persone comuni che si unirono ai fiorentini per scavare, spazzare, salavare tele e soprattutto vite umane, costruendo vere e proprie catene di solidarietà universale.
Ogni anno, l'Associazione Firenze Promuove, il Comune di Firenze ed i suoi Quartieri, ricordano quel tragico risveglio per ''non dimenticare''. La macchina organizzativa, in occasione delle celebrazioni per il 50esimo anniversario, lancia una open Call per trovare foto, parole e testimonianze inedite negli archivi privati dei cittadini. ''Stiamo iniziando a creare- ha dichiarato Maurizio Sguanci, presidente del Q1- una catena che colleghi idealmente Rovezzano a Brozzi attraverso una serie di immagini inedite. Vorremmo realizzare una mostra e un video per raccontare la tragedia e il territorio anche alle scuole. Contemporaneamente saranno realizzati eventi legati all'acqua intesa non come una minaccia, ma come risorsa e alle politiche idrogeologiche per agire a monte e non soffrire a valle''. L'idea è quella di organizzare manifestazioni che coinvolgano tutta Firenze dal basso, dal centro alla periferia perché ''quei valori emersi in quei drammatici momenti non si perdano nella memoria collettiva'', come ha ricordato Cristiano Balli, presidente del Q5. 
Dal 4 novembre 2015 infatti le singole sedi aprono le proprie porte ai cittadini per raccogliere oggetti, foto e storie inedite che possano arricchire gli archivi di nuove testimonianze. Infatti attorno alla mostra che verrà ospitata presso la Chiesa della Santissima Annunziata, organizzata dall'Associazione, prenderanno vita molte altre attività aperte a tutti. Ogniuno potrà contribuire a crearle e a trovare nuovi ricordi e voci narranti che possano testimoniare alle nuove generazioni uno degli epiloghi più tristi della nostra Città; quel dolore mai cancellato che tuttavia ancora oggi è simbolo di una solidarietà universale.

Per maggiori informazioni: www.comune.fi.it

Martina Viviani