Si è svolta al
Teatro della Compagnia la cerimonia di premiazione
“Pegaso per lo sport 2004” in una giornata
purtroppo segnata dalla morte durante la Parigi-Dakar di Fabrizio Meoni, al quale è stato dedicato un minuto di silenzio. “
Meoni aveva ricevuto il Pegaso un paio di anni fa ed univa alla sua passione sportiva una grande umanità. Aveva contribuito tra l’altro alla costruzione di una scuola per aiutare i bambini dell’Africa”. Queste le parole del
Presidente della Regione Toscana Claudio Martini. Il 2004, dal punto di vista sportivo, è stato un anno magico per la Toscana, con ben 16 medaglie alle Olimpiadi di Atene e buoni risultati in molte discipline e alle Paraolimpiadi. La scelta dell’assegnazione del Pegaso, realizzato quest’anno dall’artista Eraldo Ridi, è stata fatta da tutti gli sportivi della Toscana che hanno potuto esprimere la loro preferenza tra i sei nomi proposti.
Al secondo posto si è posizionato il tiratore fiorentino Andrea Benelli che ha ricordato la corsa “alla Batistuta” in cui si è esibito dopo aver conquistato l’oro in un “momento di non lucidità ma di forte emozione”.
Primo premio quindi per Aldo Montano, ventiseienne livornese medaglia d’oro nella scherma individuale. A ritirare il premio è stato il padre Mario Aldo, che ha testimoniato come la scherma sia per i Montano un vizio di famiglia da ben cinquanta anni e tre generazioni.
Il Premio “Fair Play” di questa edizione è andato a Juri Chechi, che ha confermato l’intenzione di abbandonare la pratica agonistica. “Per far bene il nostro sport tutto deve partire dalla testa e dal cuore e per questo credo sia giusto terminare adesso e lasciare così un buon ricordo. La medaglia di bronzo ad Atene conquistata a 35 anni, dopo vari infortuni, personalmente vale quanto l’oro di Atlanta” ha detto Chechi. E’ stata poi annunciata un’asta che si terrà il 26 gennaio al CONI riguardante i cimeli di tutti i medagliati di Atene, il cui ricavato andrà alle popolazioni colpite dal maremoto nel sud-est Asiatico.
di Andrea Palanti