Città di Firenze
Home > Webzine > Querce secolari tagliate sulla via di Rosano: ma, il vincolo c'è?
giovedì 28 marzo 2024

Querce secolari tagliate sulla via di Rosano: ma, il vincolo c'è?

12-04-2005

La strada che dalla toscoromagnola va verso il monastero di Rosano è percorsa da migliaia di persone all'anno: fedeli, abitanti del paese o tanti fiorentini che la domenica vanno a passeggiare per la splendida campagna. Ma da circa una settimana,il paesaggio che da quella sponda dell'arno sale su per le colline, è decisamente meno gradevole. La lunga teoria di querce secolari costeggiante la strada che dal vivaio di Rosano e dal ristorante "le Piramidi" sale fino all'antico borgo di San Prugnano è stata bruscamente interrotta. Tre alberi cenenari sono stati ridotti a cippi funerari, scavando una voragine nello splendido paesaggio toscano. "Mio nonno diceva sempre: tu nella vita devi fare un figlio e piantare un albero; quando vedo un lavoro del genere mi si stringe il cuore" è il commento di un abitante di San prugnano. "Mi hanno detto a male parole, che se instevo a fargli domande sarebbero venuti a tagliarmi gli alberi sotto casa", ci dice una signora che aveva chiesto il perché di questo taglio.
"Abbiamo l'autorizzazione del comune di Rignano e delle guardie forestali" ci rispondono i due tagliaboschi, che dichiarano di essere stati contattati dall'amministrazione del podere contiguo alla strada, "non siamo un'azienda, siamo dei pensionati; con la legna tagliata arrotondiamo un po'... poi questi alberi sono pericolosi per la strada".
Ma esiste un vincolo ambientale sulle querce? L'assessore Luciano Tucci del comune di Rignano ci risponde di sì, ma purtroppo per gli alberi fuori dai centri abitati il comune non è competente. "Esistono dei parametri senz'altro da rispettare: questo taglio non può essere uno sfoltimento, perché eccessivo; se gli alberi sono malati o pericolosi, il taglio è ugualmente sbagliato perché non è una capitozzatura, la soluzione prevista in questi casi". L'assessore porta l'esempio di quattro pini della piazza del comune, divenuti pericolosi per gli abitanti e gli edifici. "in primo luogo un agronomo ha 'radiografato' gli alberi; non rimanendo altra scelta abbiamo proceduto alla capitozzatura, piantando però al loro posto aceri platanoidi, agrifoglio e magnolie. Oltretutto, tramite i l concorso di idee stiamo ristrutturando un ascensore per l'accesso dei diversamente abili dalla stazione alla piazza del comune, lungo una sede precedentemente compromessa dalle radici dei pini".
Che autorizzazione è stata concessa dai forestali per il taglio delle quercie rosanesi? La sede competente sarebbe quella di Reggello, ma allo sportello non troviamo nessuno. "I colleghi al comando di Reggello sono solo due" ci dicono i forestali di Vallombrosa, che comunque ci chiariscono che l'autorizzazione del loro corpo non è sempre richiesta, mentre lo è quella della provincia. Sulla strada per Burchio, la provincia ha posto un vincolo su due querce, realizzando una biforcazione della strada per evitarne il taglio, ma nel nostro caso non è detto che la provincia si sia espressa, poiché la strada costeggiata dalle querce è una strada privata. Nell'attesa di altre informazioni, il taglio prosegue; uno dei tagliaboschi ci spiega che "appena la telecom toglie il filo del telefono che passa attraverso i rami, tagliamo fino in fondo alla strada".

di Matteo Gerlini