"La vita è bella: non mandarla in fumo": il prezioso invito, nato da un accordo tra Regione Toscana, Poste Italiane e i principali istituti di credito entrerà nelle nostre cose, stampato su 1.900.000 buste utilizzate dalle banche per le comunicazioni ai clienti. Il 31 maggio è la "Giornata mondiale senza tabacco" e questa è una delle iniziative con cui il Dipartimento per il diritto alla salute della Regione Toscana cerca di spingere i cittadini ad interrompere, o a non adottare mai, un comportamento altamente dannoso. Ogni anno in Toscana muoiono oltre 6.000 persone per cause attribuibili al fumo. Il fumo rappresenta la prima causa di morte evitabile. Nella sigaretta sono contenute circa 4000 sostanze: molte di queste sono cancerogene, altre tossiche e irritanti. Nonostante leggi e divieti nella nostra regione si fuma ancora troppo. Ifumatori sono oltre 800.000 e da una indagine, condotta nel comune di Firenze, sappiamo che il 30% della popolazione che non fuma è esposta a fumo passivo per più di due ore al giorno. Smettere di fumare si può, i dati lo dimostrano: in Toscana gli ex fumatori sono circa 680.000. I benefici sono immediati. Fin da subito la pressione del sangue ed i battiti cardiaci tornano alla normalità, con il passare dei giorni i bronchi ed i polmoni si liberano dal fumo e respirare diventa più facile. Con gli anni addirittura si riducono i rischi di tumore ai polmoni e di attacco cardiaco, che ritornano ai livelli dei non fumatori. Per aiutare la forza di volontà di coloro che affrontano la sfida il Servizio sanitario Regionale mette a disposizione 27 centri antifumo a cui rivolgersi tramite il medico di base.

di Annelisa Miglietti