Il
2004 era stato considerato
l'annus horribilis per il turismo italiano.
Ma potrebbe andare peggio nel 2005: i primi dati di quest'anno sono infatti ancora più allarmanti, almeno per quanto riguarda le spiagge. Il primo bilancio parziale, infatti, è in rosso. Secondo
il sindacato degli esercizi balneari aderente alla Fipe Confcommercio in questa estate 2005 si registrano un milione di presenze in meno sulle spiagge italiane. Il sondaggio è stato condotto su un campione di 450 imprese balneari. Le cause principale di quest'ulteriore flessione di bagnanti è dovuta principalmente alla crisi economica e alla situazione atmosferica.
Secondo le stime di Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori almeno 5 milioni di italiani, pari a 1,7 milioni di famiglie, hanno rinunciato quest'anno alle vacanze al mare o in montagna. Una famiglia monoreddito deve infatti ipotecare almeno tre mesi di stipendio per andare 15 giorni in vacanza: considerando gli aumenti di autostrade, carburante, albergo, pizzeria e ombrellone, bisogna stanziare almeno 3.000-3.300 euro.
Quindi, in molti, per questioni di portafoglio, hanno dovuto rinunciare quest'anno alle vacanze che avrebbero voluto fare.