Migliaia di detenuti, forse 14mila, in Iraq sono
privati dei loro
diritti fondamentali mentre continuano a giungere notizie di torture, denuncia un
rapporto di Amnesty International, secondo il quale "vi sono agghiaccianti segnali che la lezione di Abu Ghraib sia stata ignorata". Il rapporto di 48 pagine sottolinea che migliaia di iracheni sono detenuti senza essere stati formalmente incriminati o processati. Fra questi, 200 sono prigionieri da più di due anni, e quasi 4mila da più di un anno. "Mantenere in carcere un così ampio numero di persone senza fondamentali garanzie legali è una grave omissione di responsabilità da parte delle forze americane e britanniche", dichiara Kate Allen, direttore di Amnesty International per la Gran Bretagna.