Città di Firenze
Home > Webzine > La metà del pesce consumato viene da allevamento
martedì 16 aprile 2024

La metà del pesce consumato viene da allevamento

13-09-2006

Circa la metà del pesce che viene consumato a livello mondiale proviene da allevamenti ittici piuttosto che dal mare aperto. È quanto rileva il rapporto della Fao sullo stato dell'acquacoltura mondiale 2006, presentato ai delegati di oltre 50 Paesi che partecipano al Sotto-Comitato della Fao sull'Acquacoltura che si è tenuto a New Delhi, in India, la scorsa settimana. Il rapporto della Fao rileva una crescita notevole dell'acquacoltura, se si considera che nel 1980 rappresentava solo il 9% del pesce consumato, mentre oggi la percentuale arriva al 43%, con un tasso di crescita dell'8% annuo. Questo valore corrisponde a 45,5 milioni di tonnellate di pesce consumato ogni anno, per un valore di 63 miliardi di dollari. Il pescato complessivo, sia di mare che d'acqua dolce, ammonta a circa 95 milioni di tonnellate l'anno, di cui 60 milioni di tonnellate destinate al consumo umano. E la domanda mondiale di pesce continua a crescere, specialmente nei Paesi ricchi e sviluppati, che nel 2004 hanno importato 33 milioni di tonnellate di pesce, per un valore di oltre 61 miliardi di dollari: l'81% del totale delle importazioni di pesce del 2004 in termini di valore. A fronte di questo aumento, però, i livelli di cattura in mare aperto sono rimasti stabili: sin dalla metà degli anni Ottanta si aggirano intorno a 90-93 milioni di tonnellate l'anno. E, secondo la Fao, vi sono scarse possibilità che questi livelli aumentino.

di Duccio Tronci