Tre spazi espositivi aperti alla contemporaneità e alla multimedialità, moderni e fruibili per cittadini e turisti;
sette grandi esposizioni nei prossimi tre anni, a cominciare da
Cézanne, per proseguire con le
opere d'arte dei grandi stilisti contemporanei, l'
arte della antica Cina e gli
Impressionisti. E' il futuro prossimo del
Palazzo Strozzi, così come lo disegna l'atteso
Piano Triennale 2007-2009 della
Fondazione Strozzi presentato oggi Firenze. Il piano arriva dopo le
polemiche sui ritardi nella sua formulazione e alle critiche sull'ingresso nella Fondazione di alcuni soci privati - tra questi, anche Cassa di Risparmio di Firenze, Banca Toscana, ENI, Ferragamo e Gucci. "Un programma di respiro strategico - ha detto
presidente Lorenzo Bini Smaghi - che punta a
trasformare il Palazzo Strozzi in luogo di produsione di cultura,
aperto tutto l'anno, che spinga i fiorentini a visitarlo più volte l'anno e induca i turisti a tornare più spesso a Firenze in occasione di eventi specifici". Rinnovato e rinvigorito l'impegno e le disponibilità economiche, con la previsione di un
bilancio di 7 milioni di euro annui.
Obiettivo è portare a Palazzo Strozzi almeno
300.000 visitatori l'anno (l'ultima esposizione allestita nel 2006, quella su Leon Battista Alberti ha attirato 70.000 persone). Tre gli spazi espositivi che comporranno il palazzo alla sua riapertura nel marzo prossimo, al termine dei lavori di ristrutturazione. Due sono nuovi:
la "Strozzina", ovvero le cantine restaurate, sarà dedicata all'
arte, alla
fotografia e alle
performances multimediali contemporanee, con
3 esposizioni tematiche all'anno; vi sarà allestita anche una
mostra permanente sulla storia di Palazzo Strozzi. Il
Cortile sarà lo spazio aperto su cui si affacceranno i
rinnovati servizi museali (bar, ristorante multietnico, caffetteria) e ospiterà
proiezioni, teatro e concerti, con collaborazioni con il
Maggio Fiorentino, il
jazz festival di Spoleto e quello di
New Orleans. Il piano nobile sarà dedicato, come in passato, alle
grandi mostre: non solo però i grandi artisti del passato, ma anche quelli contemporanei. Negl obiettivi della Fondazione le mostre dovranno essere almeno 3 all'anno, anche se per il 2007-2009 - periodo ancora di rodaggio - ne verranno fatte solo sette: si parte a marzo con la già prevista mostra su
Cézanne. Poi, l'atteso annuncio delle nuove mostre: da ottobre 2007
“La moda che crea la moda”, con abiti di
40 stilisti contemporanei (quasi tutti stranieri) che arriveranno in presito dal County Museum of Art di Los Angeles. Nellla primavera 2008 sarà la volta dell'
“Impero Celeste”, con i capolavori dell'
arte cinese del periodo Tang (V-VIII sec. d.C.). In autunno, 60 tele di artisti
Van Gogh,
Matisse,
Gaughin e
Signac illustreranno le tecniche segrete degli impressionisti nella mostra dal titolo
“Dipingere la luce”. Nel 2009, anno galileiano, si terrà la mostra
“Macro-cosmo”, sulla
rappresentazione del'universo dagli antichi fino a Galileo; sempre nel 2009, in autunno, infine, l'esposizione dal titolo
"Dolci inganni", con 200 opere sul “
trompe l'oeil”.