Il Comune di Firenze costituirà
un'unità di crisi per far fronte ai nuovi bisogni di supporto e di assistenza delle famiglie: ne faranno parte psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali, medici di base. Ad annunciarlo è stato l'assessore alle politiche socio-sanitarie
Graziano Cioni, dopo recenti episodi di cronaca che hanno gravemente segnato l'opinione pubblica cittadina - prima tra tutti la
tragedia di borgo San Jacopo in cui un uomo ha ucciso la moglie, ferito il figlio e si è poi suicidato. "La profondità e l'attenzione con cui i servizi territoriali seguono questa casistica complessa e vasta - ha detto l'assessore - si può rappresentare con il dato per il quale
nell'ultimo mese, in un solo quartiere, sono stati allontanati in modo coatto dalla famiglia e presi in carico dai servizi, sei minori che non trovavano nell'ambito familiare adeguati processi educativi e di sostegno". "Ci poniamo il problema di trovare ulteriori soluzioni" ha aggiunto Cioni: "Ad esempio, la creazione di un
gruppo multidisciplinare, composto da tutte le professionalità socio-sanitarie del territorio, in modo da dotarsi di un
livello di intervento capace di fornire risposte tempestive,
senza sostituire però il ruolo dei servizi che operano quotidianamente".